Jacopo Bongini È del 20 aprile la notizia che il governo del Regno Unito sta provvedendo ad allestire oltre 30mila nuovi posti nelle camere mortuarie e negli obitori del paese, in previsione di un possibile futuro picco di decessi dovuto alla pandemia di coronavirus. Una decisione giunta sulla scia delle dichiarazioni di alcuni ricercatori britannici, tra cui Jeremy Farrar, secondo il quale il Regno Unito potrebbe diventare il paese europeo con il maggior numero di morti da coronavirus.
Coronavirus, la strategia del Regno Unito
La scelta di aumentare il numero di posti negli obitori del paese è stata annunciata alla Bbc dal ministro della Casa e del Governo Locale Simon Clarke, il quale ha spiegato gli spazi adibiti all’alloggio dei defunti saranno destinati a fornire la migliore capacità nel caso si presentasse lo scenario peggiore possibile: “Vogliamo essere sicuri di non rimanere scoperti e senza abbastanza capacità, sarebbe ovviamente terribile”.
Clarke ha tuttavia aggiunto che la curva dei contagi nel Regno Unito sta iniziando ad appiattirsi, segno che i cittadini stanno conformandosi alle norme di distanziamento sociale disposte dal governo di Boris Johnson. Sempre secondo fonti governative, le camere mortuarie aggiuntive saranno costituite da edifici prefabbricati a costruzione modulare e posizionate accanto gli obitori pubblici già esistenti.
L’attuale scenario britannico
Attualmente il Regno Unito è il quinto paese europeo per numero di contagi ma il quarto per numero di morti complessive dopo Italia, Spagna e Francia, con 124.743 casi e 16.509 decessi alla data del 20 aprile. Alla fine del mese di marzo, il direttore del servizio sanitario nazionale britannico aveva affermato che sarebbe stato un buon risultato mantenere il numero dei decessi al di sotto dei 20mila casi, ma il trend al momento presente nel paese lascia presupporre la questa cifra verrà presto superata.
