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Coronavirus, insegnanti in Europa: "Niente scuola, non siamo cavie"

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L'Europa dopo il coronavirus si prepara alla ripartenza delle scuole ma gli insegnanti non sono d'accordo: "Non siamo cavie".

In Europa è già appuntata la data della fase 2 del coronavirus ed il ritorno a scuola per insegnanti e ragazzi. Non tutti, però, tra i docenti sembrano d’accordo con questa decisione, anzi molti vorrebbero allungare l’insegnamento casalingo. Pigrizia? No, semplice paura di un ritorno dei contagi.

Coronavirus, la protesta degli insegnanti: “Niente scuola”

Se in Italia resta il dubbio su “scuola si, scuola no”, in Europa è sempre più concreta la possibilità di sentir suonare prima di settembre la campanella e far tornare i ragazzi tra i banchi di scuola. Qualche insegnante, non l’ha presa benissimo, anzi si sono susseguite innumerevoli polemiche per la paura di una “ritorsione” dell’infezione. In sintesi, molti inglesi hanno paura di una nuova catena di contagi.

Proprio all’Inghilterra, dove Michael Wilshaw ex ispettore capo dell’Ofsted ipotizza bocciature di massa, molti insegnanti ribadiscono che vogliono scongiurare l’ipotesi di una riapertura per il bene loro e degli alunni.

La posizione della Gran Bretagna sull’istruzione

In realtà, la Gran Bretagna non ha ancora fissato una strategia precisa secondo la quale gli studenti dovranno tornare tra i banchi di scuola. Attaccano anche i presidi che, proprio in tal proposito, vogliono chiarezza: scuola si o no? Anche per non confondere gli alunni ed i genitori.

A rispondere a tutte queste perplessità arriva il segretario di Stato per l’istruzione Gavin Williamson che assicura:Nessuna data per il ritorno in classe, nessun piano concreto per il futuro”.

La posizione di Francia, Svizzera ed Olanda

L’Inghilterra ed i suoi studenti possono dormire sogni tranquilli, invece in Francia, Svizzera ed Olanda tutto l’organico scolastico, insieme agli alunni, si preparano a varcare i cancelli delle scuole l’11 maggio. Non si sa ancora secondo quali meccanismi sarà possibile garantire nelle strutture l’istruzione in modo sicuro. Dopo la notizia i sindacati sono entrati in agitazione per la sicurezza di bambini, genitori ed insegnanti.

Aperture scuole in Danimarca

La Danimarca ha già riportato tutti sui banchi di scuola il 15 aprile. I primi ad entrare gli alunni delle scuole elementari ed asilo nido, proprio come accadrà in Francia.

Le disposizioni messe in campo in Danimarca per la riapertura sono state:

  • Distanziamento di due metri per banco tra gli alunni
  • Divieto ai genitori di entrare e agli insegnanti di radunarsi.
  • I bambini, nel corso della merenda, possono stare solo in piccoli gruppi.

Dal 20 aprile è ripartita anche la Norvegia con gli asili nido. Nel mese torneranno a scuola anche materne, elementari e medie. Le disposizioni previste sono le stesse della Danimarca.

L’istruzione a Berlino

A differenza degli altri paesi che hanno dato priorità ai più piccoli, in Germania, a Berlino i primi a tornare saranno gli alunni delle superiori che ritorneranno in classe il 27 aprile. Molte scuole fissano l’apertura dei cancelli al 4 maggio, lo stesso giorno in cui l’Italia uscirà, salvo imprevisti, dal lockdown. Senza scuola.