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Coronavirus, azienda cinese: "Buoni risultati del vaccino sulle scimmie"

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Continuano i test per far fronte all'emergenza coronavirus: un'azienda cinese sta testando sulle scimmie il vaccino. I risultati "danno fiducia".

In estate sono attese le prime sperimentazioni del vaccino sull’uomo. Intanto, dopo le ricerche provenienti da Israele e gli studi di Oxford, per far fronte all’emergenza coronavirus un’azienda cinese sta sperimentando un vaccino già testato sulle scimmie. I risultati “ci danno molta fiducia”, fa sapere Meng Weining dell’azienda cinese Sinovac.

Coronavirus, azienda cinese sperimenta il vaccino

Continuano le ricerche per individuare il vaccino adatto a contrastare definitivamente il coronavirus. Le ultime sperimentazioni, eseguite sulle scimmie, arrivano dalla Cina. Proprio dove è scoppiata l’epidemia ora si lavora per trovarne la cura.

Il risultato dei primi test è stato pubblicato sul sito BioRxiv. Sulla piattaforma vengono condivisi gli articoli scientifici che non sono ancora stati revisionati per la pubblicazione su una rivista ufficiale. Stando alle dichiarazioni rese note dall’azienda cinese Sinovac, il loro vaccino sulle scimmie sta dando riscontri positivi. Nei laboratori dell’azienda, infatti, esperti e ricercatori sono al lavoro per l’individuare il vaccino contro il Covid-19. Il vaccino, che contiene il virus inattivato, ha protetto gli animali dall’infezione. Le scimmie non avrebbero manifestato alcun effetto collaterale. Oltre ai test sugli animali, dal 16 aprile è stata avviata una sperimentazione su 144 volontari. Entro la metà di maggio 2020 la si vorrebbe estendere a un campione di 1000 persone.

Meng Weining, uno dei senior director di Sinovac, ritene che i risultati finora riscontrati “danno molta fiducia”. Tuttavia, Douglas Reed dell’università di Pittsburgh, che sta sviluppando e studiando i vaccini contro il coronavirus, ritiene che il campione di scimmie sul quale sono state svolte le sperimentazioni era troppo piccolo per produrre risultati statisticamente significativi. Lo ha dichiarato alla riviste Science. Le scimmie, inoltre, potrebbero non manifestare gli stessi sintomi dell’uomo, talvolta non con la stessa gravità. Per i ricercatori della Sinovac “è presto per definire il miglior modello animale”, ricordando che i macachi rhesus non vaccinati hanno sviluppato “sintomi simili alla Covid-19”.

I test

Nei test sono state somministrate due diverse dosi del vaccino a otto scimmie macaco rhesus. Tre settimane più tardi, il virus Sars-CoV-2 è stato introdotto nei loro polmoni: nessuno degli animali ha sviluppato l’infezione.

La risposta migliore è stata data dalle scimmie a cui era stata somministrata una più alta dose di vaccino. Al contrario, gli animali che hanno ricevuto un basso dosaggio hanno avuto un aumento transitorio della carica virale. L’infezione pare sia stata ugualmente controllata.

Inoltre, quattro animali di controllo a cui non è stato somministrato il vaccino realizzato nei laboratori della Sinovac hanno avuto una grave polmonite.