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Coronavirus, Usa: Trump ha ignorato l'allarme dell'intelligence

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Secondo alcuni media Usa a gennaio il presidente avrebbe minimizzato le relazioni dell'intelligence sull'emergenza coronavirus.

Il presidente Usa Donald Trump avrebbe ripetutamente minimizzato, se non ignorato, l’emergenza coronavirus già nel mese di gennaio. Secondo i media americani, infatti, le agenzie di intelligence statunitensi nei primi mesi del 2020 avrebbero confezionato per Trump oltre dieci rapporti “riservati” incentrati sulla minaccia della Covid-19. A rivelarlo sarebbero stati dirigenti ed ex dirigenti dell’amministrazione degli Stati Uniti.

Coronavirus, Usa: rapporti ignorati

Insomma sulla scrivania dello Studio Ovale per settimane sarebbero giunti rapporti giornalieri contenenti informazioni sulla diffusione del virus nel mondo, ma non solo. L’intelligence avrebbe anche avvisato il presidente Usa che la Cina stava sopprimendo informazioni sulla trasmissibilità del coronavirus e sul bilancio delle vittime. Gli 007 Usa avevano ammonito anche sulla prospettiva di catastrofiche conseguenze politiche ed economiche. Gli allarmi sarebbero stati puntualmente ignorati da Trump.

Trump attacca la Cina

Lo stesso Donald Trump è tornato ad attaccare la Cina nel corso del briefing alla Casa Bianca. “Ci sono stati così tanti morti non necessari in questo Paese, – ha detto il tycoon – penso arriveremo a 60-70mila decessi. Si sarebbe potuto fermare ma qualcuno tanto tempo fa sembra abbia deciso di non fare così e tutto il mondo sta soffrendo per questo, almeno 184 Paesi. Poteva essere fermato all’origine. Non siamo contenti della Cina. Stiamo facendo indagini molto serie”.

Il risarcimento danni

L’ipotesi al vaglio dell’amministrazione americana è quella di chiedere danni per la diffusione del virus, così come sta facendo la Germania che potrebbe chiedere a Pechino 162 miliardi di dollari di risarcimenti. “La Germania sta valutando, noi stiamo valutando. – ha continuato Trump – Stiamo parlando di molti più soldi di quanto non stia facendo la Germania. Non abbiamo ancora stabilito l’ammontare ma è molto significativo. Questo è un danno mondiale: un danno per gli Usa e per il mondo”.

Le elezioni presidenziali

Sull’accusa di voler rinviare le elezioni presidenziali previste per il 3 novembre Trump si è difeso: “Non ho mai pensato di cambiare la data, perché dovrei farlo? Solo propaganda”. Intanto secondo i dati della John Hopkins University nelle ultime 24 ore (dati aggiornati a martedì 28 aprile) sono stati 1.303, contro i 1.330 di ieri. Ancora alto il dato sui contagi che, dall’inizio della pandemia, sfiorano il milione.