> > Coronavirus, record di contagi in Russia: quasi 10 mila in un giorno

Coronavirus, record di contagi in Russia: quasi 10 mila in un giorno

Coronavirus contagi Russia

Record di contagi in Russia, dove nella sola giornata di venerdì 1 maggio si sono registrati quasi 10 mila casi positivi.

Sono in continuo aumento i contagi in Russia, che dall’inizio dell’epidemia a venerdì 1 maggio 2020 ha registrato oltre 124 mila casi. In sole ventiquattrore l’incremento delle positività è stato pari a 9.623, una delle cifre più alte.

I contagi da coronavirus in Russia

Il sindaco di Mosca, città dove ufficialmente ci sono 57.300 casi, il sindaco Sergei Sobyanin ha spiegato che tenendo conto dei test effettuati su vari gruppi, si è dedotto che il numero reale di contagiati è intorno al 2% della popolazione per un totale 250mila persone. Per il momento i casi accertati sono 124.054, cifra che ha portato la nazione ad essere la settima più colpita dai contagi dopo Stati Uniti, Spagna, Italia, Regno Unito, Francia e Germania.

Le vittime riportate dai bilanci delle autorità sono in tutto 1.222, con un tasso di mortalità di molto inferiore rispetto a quello italiano. I cittadini guariti dall’infezione sono 15.013 e quelli attualmente positivi 107.819, di cui 2.300 in gravi condizioni.

Tra le persone colpite dal virus ci sono anche due ministri del governo, ovvero il titolare dei Lavori pubblici Vladimir Yakushev, e il suo vice, Dmitry Volkov. A svolgere le funzioni del primo in attesa che guarisca vi è il vice premier Nikita Stasishin. Tra i positivi vi è inoltre il Premier Mikhail Mishustin.

Ambulanze in fila per entrare in ospedale

Il boom dei casi positivi in Russia sta anche mettendo a dure prova, come accaduto anche in Italia, gli ospedali locali. In rete è diventato virale il video che mostra una lunghissima fila di ambulanze che attendono il proprio turno per entrare all’interno di una struttura ospedaliera della capitale.

Immagini che avevano fatto ammettere al Presidente Vladimir Putin che “la situazione sta cambiando ogni giorno e non per il meglio, la malattia nei pazienti diventa grave“.