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Coronavirus, negli Usa perdono il lavoro 20 milioni di persone

Coronavirus, Usa: manca il lavoro

Come mai prima nella storia degli Usa, per il Coronavirus perdono il lavoro 20 milioni di americani.

A causa del Coronavirus, negli Usa è crisi del lavoro: la disoccupazione sale al 14,7% nel solo mese di aprile 2020, percentuale più alta mai raggiunta dopo la Grande Depressione. Chiudono la maggior parte delle aziende, tante altre operano drastici tagli al personale, la domanda cala sempre di più a causa del lockdown imposto per far fronte alla pandemia.

Crisi del lavoro negli Usa

Il Dipartimento del Lavoro americano ha confermato che ad aprile hanno perso il proprio impiego 20 milioni di persone, cancellati praticamente 10 anni di guadagni in termini di impieghi. Secondo una stima del Washington Post, le perdite registrate ad oggi superano quelle del biennio 2007-2009, il peggiore della storia recente per gli Stati Uniti.

Secondo gli analisti ci vorranno anni per tornare al tasso di disoccupazione di febbraio (3,5%), dato che fino al 2021 si prevede un tasso di quasi il 10%. Il settore del turismo e ristorazione risente enormemente della crisi Coronavirus, ma anche i posti da lavoro che in genere vengono considerati “intoccabili”, da quando c’è stato il crollo delle vendite. Persino il settore sanitario ha visto tagli al personale, perché tanti pazienti hanno rimandato cure al dopo emergenza.

Coronavirus e licenziamenti

Sono milioni gli americani che chiedono aiuti alle banche alimentari e sussidi per pagare le bollette, altri sono senza assicurazione sanitaria perché non possono più permettersela. Molte case sono già in vendita, nella speranza che da queste si possa trarre una qualche fonte di guadagno immediato.

Alcune fasce della popolazione soffrono di più questa ondata di licenziamenti: parliamo di ispanici, afroamericani e lavoratori a basso salario, spesso impiegati nei ristoranti e nel commercio al dettaglio.