> > Coronavirus, la denuncia degli studenti di medicina in Russia

Coronavirus, la denuncia degli studenti di medicina in Russia

Medici nei reparti Covid-19

Montano le proteste degli studenti di medicina in Russia: "Costretti a lavorare negli ospedali Covid, senza tutele, protezioni e formazione".

L’emergenza coronavirus sta colpendo duramente anche la Russia. In un primo momento pareva che il Paese fosse riuscito a salvarsi dal contagio ma poi i casi sono aumentati esponenzialmente. Al 9 maggio la Federazione Russa è il quinto Paese più colpito nel mondo e considerata: “Il nuovo epicentro del virus in Europa”.

Coronavirus, montano le proteste in Russia

Medici e infermieri nelle ultima settimane hanno protestato perché “mandati al fronte senza munizioni“. A denunciare la situazione in Russia è la dottoressa, 36enne, Anastasia Vasilevna, fondatrice di Aljanz Vracej (alleanza dei medici). Tramite il canale Youtube dell’associazione ha raccontato che le autorità “non ci stanno dicendo tutta la verità”.

Alcuni medici sono morti anche misteriosamente, tra questi Alexander Shulepov, caduto da una finestra. La dottoressa Anastasia Vasilevna ha raccolto una serie di testimonianze di studenti di medicina quasi “costretti” a lavorare nei reparti con pazienti Covid-19 “senza tutele, protezioni adeguate e formazione”.

Una testimonianza: “Quando abbiamo avuto l’incontro informativo sui tirocini, il prorettore ci ha informati che tutti noi eravamo destinati a quei reparti, ma chi tra noi era più a rischio, avrebbe potuto svolgere il tirocinio nelle cosiddette “zone pulite”, dove però il rischio è comunque alto”.

Infatti, spiega Anastasia Vasilevna, i giovani non solo sono “costretti a prestare servizio in questi reparti”, ma il governo non ha garantito loro alcuna protezioni o la possibilità di risiedere negli alberghi dedicati ai medici che lavorano con i malati coronavirus. Una studentessa ha raccontato: “Molti di noi vivono ancora con i genitori che hanno più di 50/60 anni e abbiamo paura per loro“.