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Coronavirus, Trump dichiara: "Se ne andrà da solo anche senza vaccino"

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Donald Trump ha affermato che il coronavirus sparirà senza un vaccino, annunciando però che la pandemia provocherà solo negli Usa almeno 95mila morti.

Nel corso di un vertice con i parlamentari del Partito Repubblicano il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è mostrato ottimista circa l’andamento della pandemia di coronavirus nel paese, affermando che il Covid-19 sparirà molto probabilmente in maniera autonoma senza la necessità di sviluppare un vaccino. Il capo di Stato Usa ha tuttavia dichiaro durante lo stesso evento che l’emergenza sanitaria potrà provocare nel territorio statunitense almeno 95mila morti.

Coronavirus, le parole di Donald Trump

Nelle stesse ore in cui Trump e il suo vice Mike Pence sono risultati negativi al tampone, il presidente ha dunque espresso le proprie opinioni in merito all’evoluzione della pandemia che sta flagellando il globo: “Ci sono dei virus e delle influenze, per le quali si cerca un vaccino, ma poi non si trova. E questi virus poi spariscono, non ricompaiono più“, per poi aggiungere in maniera alquanto filosofica: “Muoiono, come accade ad ogni cosa”.

Lo stesso Trump ha però voluto specificare come l’eventuale sparizione del coronavirus non avverrà nel breve periodo: “Dicono che andrà via, ma non significa che sarà quest’anno, non significa che se ne sarà andato in autunno o dopo l’autunno. Ma comunque se ne andrà. La domanda è se abbiamo bisogno di un vaccino. Ad un certo punto probabilmente se ne andrà da solo”. Il presidente ha tuttavia affermato pochi istanti dopo che se fosse già disponibile un vaccino questo sarebbe di grande aiuto.

Il commento di Barack Obama

Nel frattempo la testata Yahoo News ha diffuso nella giornata di sabato un audio in cui si può ascoltare l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama commentare in maniera estremamente negativa l’attuale gestione dell’emergenza coronavirus da parte dell’amministrazione Trump. Il precedente inquilino della Casa Bianca l’ha infatti definita “un assoluto e caotico disastro”, invitando i membri del suo staff a sostenere maggiormente la candidatura di Joe Biden alle elezioni presidenziali del prossimo novembre, nelle quali l’ex vicepresidente si troverà ad affrontare proprio il tychoon newyorchese in quello che sarà il giorno del giudizio per questi primi quattro anni di america trumpiana.