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Coronavirus, New York in lockdown: party sui marciapiedi senza mascherina

coronavirus New York

Per l'emergenza coronavirus, a New York bar, ristoranti e locali pubblici restano chiusi, ma i party si fanno sui marciapiedi e nei parchi.

L’allarme Covid-19 resta alto negli Usa, dove la situazione è ancora delicata: è di nuovo record di vittime e contagi nel Paese. Per far fronte all’emergenza coronavirus, Andrew Cuomo, governatore dello Stato di New York, ha esteso l’ordine di restare in casa fino al 13 giugno. Il lockdow interessa New York City e tutte le aree che non soddisfano i criteri necessari per poter riaprire le attività. Gli Stati Uniti sono il paese più colpito dal virus a livello mondiale. La Grande Mela resta uno dei principali focolai. Ma mentre il lockdown non dà segni di cedimento, i cittadini sembrano desiderosi di tornare alla normalità. Così in molti si ritrovano nei parchi e, il sabato sera, mentre bar e locali sono chiusi, i party si improvvisano sui marciapiedi. Spesso, tuttavia, mancano le giuste precauzioni: in molti non indossano la mascherina.

Coronavirus, party improvvisati a New York

Dopo la folla che ha animato i Navigli, è il turno di New York: bar, ristoranti e locali pubblici sono ancora chiusi, ma le finestre sulle strade, aperte e funzionanti per il servizio d’asporto, diventano luogo di aggregazione e assembramento. Forniscono cocktail e birre, trasformandosi in banconi. Così il marciapiede della Seconda Avenue è diventato un bar a cielo aperto.

Se c’è chi si accontenta del proprio balcone, altri non resistono alla tentazione di scendere in strada e godersi le belle giornate. Intorno ai bar di Manhattan, infatti, c’è persino chi gioca a pallone.

Soprattutto la notte le vie di New York si animano e si affollano di persone.