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Bambina di 5 anni ricoverata per malattia di Kawasaki: è grave

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La malattia di Kawasaki è stata riscontrata in un altro caso post coronavirus: è una bambina di 5 anni che lotta per sopravvivere.

In Inghilterra una bambina di 5 anni, che già nei mesi scorsi era riuscita a sconfiggere il coronavirus, è stata ricoverata d’urgenza per aver contratto la malattia di Kawasaki, un’infiammazione potenzialmente mortale dei vasi sanguigni che colpisce in particolar modo i più piccoli e sembra che possa essere correlata al Covid-19. Stando quanto dichiarato dal padre della bambina, Piers Roberts, i medici si sarebbero sbilanciati affermando che la piccola è molto grave ha solo il 20% di possibilità di sopravvivere per via dei problemi cardiaci. Scarlett, questo il nome della bambina, aveva contratto il coronavirus a scuola, prima che il governo britannico di Boris Johnson imponesse il lockdown a tutti i cittadini. La bambini era stata inizialmente bene, poi, dopo circa 6 settimane, aveva riscontrato improvvisamente delle complicazioni a diversi organi. Pochi giorno dopo la negativizzazione del tampone, le è stata riscontrato la malattia di Kawasaki e ora la speranza è che riesca a superare questo ulteriore ostacolo.

Malattia di Kawasaki, grave una bambina

Non vi è ancora certezza di un collegamento tra il coronavirus e la malattia di Kawasaki, anche se è impossibile non accorgersi di un sostanziale aumento dei casi di quest’ultima nel corso di poche settimane. La malattia è infatti una patologia normalmente molto rara che colpisce le arterie di media e piccola dimensione, in particolar modo quelle coronarie. È caratterizzata da febbre alta, esantema, congiuntivite, mucosite, linfoadenopatia cervicale e poliartrite di gravità variabile. Colpisce prevalentemente i bambini di età inferiore ai 5 anni con un picco al secondo anno.

Se non diagnosticata in tempo, la malattia può portare allo sviluppo di aneurismi coronarici nel 5-10% dei casi, diventando quindi una patologia con un impatto importante per un bambino che, in una percentuale molto bassa di casi, può portare anche alla morte.