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Coronavirus, le ultime notizie dalla Nigeria fanno paura

Campagna di distribuzione mascherine in Nigeria

In Africa il coronavirus sembrava sotto controllo, ma le ultime notizie che arrivano dalla Nigeria fanno temere il peggio per tutto il continente.

In Africa finora la pandemia di coronavirus non destava grande preoccupazione, ma le ultime notizie dalla Nigeria fanno paura. Secondo le autorità nigeriane, nella città di Kano si sono registrati almeno 753 casi positivi e 33 decessi. Ma alcuni medici locali, intervistati dal New York Times hanno ipotizzato numeri molto più alti, che non sono stati monitorati dai tamponi effettuati.

Coronavirus in Nigeria, le ultime notizie

Stando ai dati del 18 maggio disponibili sulla piattaforma Covid19-Africa, in tutta l’Africa sono 85.023 i casi di coronavirus confermati, con 2.760 morti e 32.551 guariti. Eppure, in Nigeria la pandemia fa paura. Con oltre 5 milioni di abitanti, Kano è una delle città più popolose del Paese: colà le autorità hanno individuato un focolaio consistente. Alcuni medici locali finora non hanno tenuto conto che i casi di morti potessero essere sospetto Covid-19, ma avevano ipotizzato patologie come malaria, ipertensione, diabete e meningite. Oggi, però, l’allarme è che i decessi in aumento siano strettamente correlati alla pandemia.

Nigeria: i limiti delle norme anti-contagio

Ora si teme una diffusione del contagio. I motivi sono diversi: gran parte degli abitanti di Kano ha un reddito inferiore ai due dollari al giorno, vive in condizioni igieniche a limite e non ha accesso alle strutture ospedaliere. Molti nigeriani soffrono la malnutrizione e questo debilita l’organismo. In un contesto così sovraffollato, le norme di distanziamento sociale sono pressocché impossibili. La Nigeria è un Paese a maggioranza musulmana, e in questo mese del ramadan sono in tanti ad affollare le moschee per la preghiera.

Coronavirus e fake news

Un altro motivo è che in tanti credono che la pandemia sia una fake news. Non è una novità, il vademecum è spesso scritto in lingua inglese, che non tutti parlano. Non solo: la notizia non viene presa in considerazione della popolazione, che crede a ipotesi alternative. Come sottolinea il New York Times, è anche un problema di comunicazione. Nelle settimane scorse, infatti, le autorità preferivano parlare di “morti misteriose” piuttosto che di sospetto Covid-19. Ancora oggi, alcuni medici lamentano la lentezza nelle operazioni d’emergenza, come l’isolamento di pazienti contagiosi presso l’Aminu Kano Teaching Hospital, il più grande nosocomio pubblico della città.

La Nigeria si prepara a un lockdown totale

Contribuisce alla confusione anche un disallineamento dei provvedimenti adottati. A fine aprile, nello stato nigeriano di Lagos, sono scoppiate violente proteste. Stando alla stampa locale, i manifestanti accusavano le amministrazioni di imporre il lockdown solo ad alcuni, ma di costringere altri a lavorare. Questo ha portato molti a bloccare le strade e ad appiccare roghi nelle zone vicine ad alcune fabbriche o luoghi sensibili, come la raffineria di Dangote.

A distanza di circa un mese dal blocco imposto dal presidente nigeriano, Muhammadu Buhari, nella capitale Abuja e negli stati di Lagos e Ogun, il coronavirus torna a fare paura, stavolta nel nord del Paese.