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In Cina torna la paura Coronavirus: 100 milioni in lockdown

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La paura Coronavirus riporta al lockdown 100 milioni di persone in Cina. La decisione del Governo.

Ritorna la paura Coronavirus in Cina e in 100 milioni finiscono nuovamente in lockdown. Si tratta dei territori cinesi siti a Nord Est del Paese dove, nelle ultime ore, si è scoperta la presenza di focolai dell’infezione che hanno costretto le amministrazioni locali a introdurre il lockdown, così da evitare la diffusione di contagio da Coronavirus. A destare forti preoccupazioni è soprattutto la provincia di Jilin: da lunedì 18 maggio sono state chiuse le scuole, sospeso il trasporto pubblico e finite in lockdown migliaia di persone, che credevano di aver superato la fase acuta dell’epidemia.

Coronavirus, in Cina è di nuovo lockdown

I cittadini cinesi iniziano a essere stanchi per questa situazione dovuta al Coronavirus. “Non ci sentiamo più al sicuro – racconta una commerciante della zona -. I bambini che giocano fuori indossano di nuovo le mascherine e gli operatori sanitari stanno camminando con indumenti protettivi. È frustrante perché non sappiamo quando finirà questa storia”. La decisione evidenzia la preoccupazione dei governi di una possibile seconda ondata dell’infezione da Coronavirus. A Jilnin le autorità locali hanno dichiarato lo stato di lockdown per 8mila persone ritenute a rischio. Shenyang ha imposto tre settimane di isolamento in ospedale a chiunque sia arrivato da Jilin dopo il 22 aprile.

Il Governo di Shulan adotta misure ancora più stringenti da lunedì 18 maggio: i complessi residenziali con casi confermati o anche solo sospetti sono stati chiusi e solo una persona a famiglia sarà autorizzata nei prossimi giorni ad uscire per acquistare beni di prima necessità. “La maggior parte dei cinesi non è stata esposta al virus e al momento è ancora suscettibile all’infezione da Covid-19 perché non è stata raggiunta l’immunità di gregge” ha dichiarato l’epidemiologo cinese Zhong Nanshan.