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Coronavirus, scandalo Usa: la licenziano perché non mente sui contagi

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Una funzionaria della Florida è stata licenziata per non aver camuffato i dati sul coronavirus. Dagli Usa una nuova scoperta sulla malattia.

Negli Usa la funzionaria della Sanità non ha camuffato i dati del coronavirus ed è stata licenziata. Lo scandalo arriva dalla Florida dove Rebekah Jones ha deciso di far partire la denuncia. Intanto, proprio dalla Florida, arriva la scoperta di una nuova malattia collegata al covid-19.

Coronavirus, negli Usa si rifiuta di censurare dati

Si chiama Rebeka Jones la funzionaria del dipartimento della Salute dello Stato licenziata perché si è rifiutata di cambiare “manualmente i dati” del coronavirus. L’obbiettivo era quello di far comparire dei numeri diversi rispetto ai contagi da covid-19, tutto affinché venisse sostenuto un piano per “riaprire” la Florida. Proprio quest’ultimo è uno degli Stati degli Usa che più di altri, insieme alla Georgia, ha premuto per ripartire.

In Florida la sindrome che colpisce i bambini

Da un ospedale pediatrico di Miami arriva la notizia di alcuni casi in Florida di una rara sindrome infiammatoria che colpisce i bambini ed ha a che fare con il coronavirus. I pazienti positivi che si trovano al Jackson Health System sarebbero comunque in fase di miglioramento e presentano sintomi lievi. Si tratta di una misteriosa patologia, molto diffusa nello Stato di New York, che colpisce i vasi sanguigni e gli organi. Il decorso è molto simile a quello della malattia Kawasaki, già riscontrato in alcuni pazienti piccoli, ed anche a quello della sindrome da shock tossico.

Texas e Georgia in lockdown

Due chiese nel sud degli Stati Uniti, in Texsas e Georgia, sono state costrette a richiudere per il contagio di leader e fedeli. Le strutture, riaperte dopo la fine del lockdown, sono state nuovamente bloccate. In Texsas, la diocesi di Galveston ha deciso di arrestare il flusso di fedeli dopo la morte per coronavirus del padre 79enne Donnel Kirchner.