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Sigarette al mentolo vietate in tutta Europa: i rischi per la salute

sigarette al mentolo vietate

Dal 20 maggio sono vietate in tutta Europa le sigarette al mentolo, che spariranno per sempre dal mercato.

Da oggi, mercoledì 20 maggio, entrando in vigore la direttiva europea del 2014, recepita nel nostro Paese da un decreto legislativo del 2016, saranno vietate le sigarette al mentolo, che spariranno per sempre dai banconi delle tabaccherie. L’obiettivo è quello di “garantire un livello elevato di protezione della salute umana, soprattutto per i giovani”, oltre quello di “ostacolare un eccesso di offerta e la diffusione del fumo tra i minori”. Il mentolo, infatti, non è altro che una molecola contenente proprietà anestetiche locali che, anche se da un lato smorzano alcune delle sensazioni sgradevoli del fumo, dall’altro favoriscono l’accesso al vizio e, dunque, alla dipendenza dalle sigarette. Un ulteriore aspetto negativo del mentolo, forse il più serio, è quello di nascondere i primi sintomi delle malattie respiratorie, riducendo la possibilità di dire addio alle sigarette nel caso in cui ci si ammali.

Le sigarette al mentolo sono adesso vietate

Da uno studio condotto nel Regno Unito da alcuni ricercatori dell’università di Bath e recentemente pubblicato sul BMJ-Tobacco Control, è emerso che, nel periodo intercorso fra l’emanazione della direttiva e la sua effettiva entrata in vigore, l’impiego dei prodotti da fumo al mentolo non è affatto diminuito nel Paese. Al contrario, le compagnie del tabacco si sarebbero servite di tale interregno per lanciare sul mercato nuovi prodotti al sapore di menta mantenendo al tempo stesso quelli già presenti in tabaccheria, piuttosto che eliminarli in maniera graduale. Ciò è dimostrato dal fatto che nel Regno Unito la quota di mercato imputabile alle sigarette al mentolo è aumentata velocemente, passando dal 14% del 2014 al 21% del 2018.

Il commento di Massimo Di Maio

Sullo studio inglese e sul problema in questione si è pronunciato il segretario Aiom, Massimo Di Maio: “Lo studio inglese tratta della longeva lotta fra produttori di tabacco e Stati, dietro cui ci sono grossi interessi economici. Il mentolo, come pure altri aromatizzanti, rendendo gradevole il fumo, ne incentiva l’utilizzo, nonché l’instaurarsi dell’abitudine e la dipendenza, anche senza ulteriori danni alla salute, soprattutto nei giovani. Ci sono studi che dimostrano come i fumatori di sigarette al mentolo, nel momento in cui decidono di smettere, facciano più fatica degli altri”.

Il direttore dell’Oncologia Medica dell’Azienda Ospedaliera Mauriziano di Torino ha poi sottolineato: “Il fumo di sigaretta rappresenta un fattore di rischio del tumore del polmone, di tutto il sistema respiratorio, ma anche del rene, del pancreas e della vescica. Non parliamo di una legge risolutiva. Leggi risolutive sarebbero molto più restrittive di questa. Parliamo di un provvedimento che rende almeno più difficile la vita ai produttori di tabacco”.