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Twitter corregge Trump, lui risponde minacciando di chiudere i social

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Dopo che Twitter aveva inserito dei disclaimer anti disinformazione su due suoi messaggi, Donald Trump ha minacciato di chiudere i social network.

Si è nelle ultime ore fortemente inasprito il rapporto già non idilliaco tra Donald Trump e il social network Twitter, reo di aver osato correggere il presidente degli Stati Uniti in due suoi post pubblicato negli scorsi giorni. La piattaforma fondata da Jack Dorsey è stata infatti neanche troppo velatamente minacciata di chiusura da parte di Trump, dopo che su due suoi tweet pubblicati il 26 maggio sono apparsi dei disclaimer anti disinformazione che invitavano gli utenti a consultare maggiori fonti riguardo gli argomenti di cui stava parlando il presidente.

Trump minaccia di chiudere Twitter

Una presa di posizione quella di Twitter che non è andata giù al capo di stato Usa, il quale nella giornata del 27 maggio ha replicato sul suo profilo ufficiale paventando l’ipotesi di chiudere i social network che a suo dire imbavagliano le opinioni dei repubblicani: “I repubblicani sentono che le piattaforme dei social media mettono completamente a tacere le voci dei conservatori. Faremo dei regolamenti oppure li chiuderemo perché non possiamo permettere che questo accada”.

Facendo inoltre riferimento alla presunta campagna social contro di lui avvenuta durante le elezioni del 2016, Trump ha dichiarato: “Abbiamo visto cosa hanno cercato di fare, e non gli è riuscito nel 2016. Non possiamo permettere che ciò accada di nuovo, in maniera più sofisticata. Proprio come non possiamo permettere che elezioni via posta diventino un metodo radicato nel Paese”.

I post “fuorvianti” del presidente

In entrambi i post incriminati, il presidente degli Stati Uniti si lamentava di come il sistema di voto per corrispondenza potesse essere facilmente manomesso durante le tornate elettorali, facilitando così la possibilità d brogli: “Non c’è nessuna possibilità (ZERO!) che le schede elettorali inviate per posta non saranno sostanzialmente manomesse. Le caselle postali verranno scassinate, le schede elettorali saranno falsificate e persino stampate illegalmente e firmate in modo fraudolento. Il Governatore della California sta inviando schede a milioni di persone, a chiunque”.

Dichiarazioni sotto le quali Twitter ha voluto, non è ancora chiaro se in maniera automatica tramite algoritmo o attraverso i suoi dipendenti, posizionare un disclaimer anti fake news che invita gli utenti della piattaforma a informarsi su più fonti in merito al voto per corrispondenza. Il tweet di Donald Trump è stato infatti definito dal social network potenzialmente fuorviante e pertanto categorizzato come disinformativo.