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Alaska, cacciatori potranno uccidere cuccioli di orso e lupo

caccia orso

In seguito alla revoca di Donald Trump di alcune restrizioni i cacciatori potranno uccidere cuccioli di orso e lupo. 

In seguito alla revoca di Donald Trump di alcune restrizioni riguardanti la caccia, le agenzie federali National Park Service e US Fish and Wildlife Service sono pronte a rendere note le nuove disposizioni per l’Alaska. In particolare i cacciatori potranno uccidere cuccioli di orso e lupo nelle tane.

I cacciatori in Alaska

Come si evince dall’Anchorage Daily News e da USA Today, le agenzie federali National Park Service e US Fish and Wildlife Service sono pronte ad introdurre le modifiche al regolamento in seguito alle quali consentiranno ai cacciatori di uccidere cuccioli di orso e lupo. In seguito alla revoca delle restrizioni alla cacca di animali selvatici firmata dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, infatti, i cacciatori potranno dare la caccia agli orsi neri nelle loro tane, dalle quali potranno farli uscire utilizzando della luce artificiale. Ai cacciatori sarà inoltre concesso l’uso di esche, come ad esempio cibo saporito, in modo tale da riuscire ad attirare e uccidere gli orsi, sia bruni che neri. I cacciatori potranno sparare anche a lupi e coyote, compresi i cuccioli. Sarà inoltre possibile ammazzare i caribù mentre attraversano un fiume a nuoto.

“L’amministrazione Trump ha raggiunto in modo scioccante un nuovo minimo storico nel trattamento della fauna selvatica. Permettere l’uccisione di cuccioli di orso e di lupo all’interno dello loro tane è barbaro e disumano”, ha dichiarato a USA Today il dottor Jamie Rappaport Clark, presidente dell’organizzazione “Defenders of Wildlife”. A sua volta Ben Williamson, direttore del programma World Animal Protection US, ha affermato: “Non ci vuole nessuna abilità o capacità per attirare gli orsi con le ciambelle e sparare ai caribù dai motoscafi”. Per poi aggiungere: “L’uccisione di animali per divertimento o sport non solo causa sofferenze inaudite alla fauna selvatica, ma minaccia interi ecosistemi e habitat naturali”.

In base a quanto riportato da The Guardian, secondo il senatore repubblicano dell’Alaska Dan Sullivan, invece, la revisione dei regolamenti era necessaria, “non solo per una questione di principio, ma per una questione di diritti degli Stati”. Secondo i leader politici dell’Alaska, inoltre, le modifiche introdotte dall’amministrazione Trump sono utili in quanto grazie ad esse sarà possibile “ampliare le opportunità ricreative e la gestione dello stato nel magnifico Rifugio Kenai, avvantaggiando sia l’Alaska che i turisti”.