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Coronavirus, regole viaggi all'estero: quarantena e Paesi aperti

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Quali sono le regole da seguire per i viaggi all'estero in tempi di Coronavirus nei Paesi Ue?

Quali sono le regole per i viaggi all’estero in tempi di Coronavirus? Mentre Luigi Di Maio promette di ripagare con la stessa moneta chi chiuderà le frontiere all’Italia, i vacanzieri del Bel Paese stanno pensando a come organizzare le proprie ferie estive. C’è chi non vorrà trascorrerle lungo lo Stivale e preferirà mete europee.

Eppure, l’estate 2020 sarà molto particolare proprio a causa dell’emergenza sanitaria da Coronavirus. Muteranno le condizioni di viaggio e bisognerà essere a conoscenza delle regole dei Paesi aperti ben prima di partire. Il rischio, infatti, è di arrivare a destinazione e dover tornare indietro con la coda tra le gambe. Perciò, è importante conoscere quelle che fino al 1 giugno sono le regole imposte dai Paesi della Comunità europea.

Coronavirus e regole per i viaggi all’estero

Da mercoledì 3 giugno l’Italia sarà la prima Nazione a riaprire i confini con l’Unione Europea. La data da cerchiare in rosso, per tutti gli altri, invece è quella di lunedì 15. Ma nonostante ciò, diversi Paesi stanno già attivando dei protocolli preventivi per non farsi trovare impreparati. Sebbene il settore turismo abbia bisogno di una forte ripartenza, i governatori vogliono evitare un diffondersi del contagio da Coronavirus che potrebbe mettere definitivamente in ginocchio l’economia, oltre che causare ingenti danni alla salute delle persone.

Cosa faranno Grecia e Cipro

Il Paese che al momento, soprattutto in Italia, sta facendo discutere di più in merito alle regole per i viaggi all’estero per l’estate 2020 è senza ombra di dubbio la Grecia. Prima ha annunciato il blocco totale nei confronti del Bel Paese (dando l’ok ad altri 29 Stati), successivamente ha corretto il tiro evidenziando, fino al 1 luglio, la presenza di limitazioni per i residenti provenienti da Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna.

Saranno ammessi voli su tutti gli aeroporti ma con test casuali all’ingresso dei visitatori. Dal 1 luglio saranno consentiti anche gli arrivi via mare che, al momento, restano severamente vietati. Per quanto concerne Cipro, invece, frontiere chiuse con l’Italia. La riapertura dei confini, con gli altri Paesi, potrebbe avvenire a partire dal 1 luglio.

Croazia, Austria e Svizzera

Regole per viaggi all’estero 2020. Cosa farà la Croazia? Sarà necessario garantire la prenotazione alberghiera: dunque niente viaggi on the road né all’avventura. Persiste il problema, soprattutto per i vacanzieri italiani, dell’attraversare la Slovenia che resta rigorosamente chiusa.

L’Austria, invece, consentirà l’ingresso agli italiani solo per motivi di lavoro. Inoltre, i viaggiatori provenienti dal Bel Paese dovranno mettersi obbligatoriamente in quarantena per un periodo di 14 giorni. La Svizzera, invece, dovrebbe dare l’ok alla riapertura dei confini (attualmente aperti solo ai frontalieri) a partire dal 6 luglio.

Dove sarà obbligatoria la quarantena

Oltre l’Austria, ci sono anche altri Paesi che apriranno i propri confini ma a patto che gli arrivati facciano un periodo di quarantena obbligatoria di 14 giorni. Da giorno 8 giugno è questa la posizione che sarà assunta da Belgio, Irlanda, Malta, Gran Bretagna e Polonia. Quest’ultima, invece, dovrebbe allentare le restrizioni a partire dal 13 giugno con i Paesi dell’Ue eccetto l’Italia che resta osservata speciale.

Spagna, Germania e Francia

Come si comporteranno, per i viaggi all’estero 2020, Spagna, Germania e Francia? Il governo iberico dovrebbe riaprire le frontiere ai turisti solo a partire da luglio. Per Pedro Sanchez, comunque, l’emergenza sanitaria può rappresentare un’occasione per la sostenibilità ambientale e starebbe pensando a una sorta di ‘smart-tourism’.

Francia e Germania puntano a ridurre le restrizioni a partire da lunedì 15 giugno. In territorio transalpino sarà aperto solo a chi ha la residenza principale nel Paese. Le restrizioni non valgono per personale delle missioni diplomatiche e consolari, lavoratori transfrontalieri, operatori sanitari impegnati nella lotta al Coronavirus. Anche la Germania punta ad allentare le misure a partire dal 15 giugno e l’ingresso è consentito esclusivamente a chi ha validi motivi.