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Morte George Floyd, agenti di polizia si uniscono ai manifestanti

George Floyd agenti polizia

Continuano le manifestazioni negli Usa per la morte di George Floyd, il 46enne afroamericano ucciso dalla polizia

Continuano le tensioni e gli scontri negli Usa per la morte di George Floyd, il 46enne afroamericano ucciso dalla polizia. Numerosi i video e le foto sui social network di agenti di polizia mentre usano manganelli, lacrimogeni e proiettili di gomma per sedare la folla⁠. Alcuni agenti, però, hanno deciso di unirsi ai manifestanti del sabato per esprimere la loro posizione contro la violenza e solidarietà con il movimento anti-razzismo.

Continuano le proteste per George Floyd

George Floyd è stato ucciso da un poliziotto lo scorso 25 maggio mentre veniva arrestato a Minneapolis e dallo stato del Minnesota sono partite numerose manifestazioni di protesta, rendendo necessario l’intervento degli agenti in tenuta antisommossa. Molti agenti di polizia hanno quindi deciso di unirsi al fianco dei manifestanti.

Vogliamo stare con tutti voi, davvero. Voglio fare di questo una parata, non una protesta”, sono queste le parole dello sceriffo della Contea di Genesee, Chris Swanson, rivolte ai manifestanti a Flint, nel Michigan, prima di unirsi alla folla riunita per marciare. Gli ufficiali di Camden, nel New Jersey, hanno portato uno striscione con la scritta “Standing in Solidarity” e si sono uniti ai manifestanti al grido “niente giustizia, niente pace”.

A Santa Cruz, in California, il capo della polizia Andy Mills si è inginocchiato con i manifestanti, con il dipartimento che su Twitter ha scritto che si trattava di un gesto “in memoria di George Floyd”. Due agenti di polizia di Kansas City, Missouri, inoltre, sono stati fotografati mentre esibivano un cartello con scritto di “porre fine alla brutalità della polizia”.