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Ancora morti in Usa durante le proteste per la morte di Floyd

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Altri due morti durante le rappresaglie per la morte di Floyd. Intanto, Trump dichiara di voler schierare l'esercito.

Si aggrava il bilancio dei morti causati dalle proteste in Usa scoppiate in seguito all’uccisione di George Floyd per mano di un poliziotto. Nella notte italiana del 2 giugno, infatti, due persone hanno perso la vita durante i disordini di Chicago. Oltre sessanta, invece, sono state le persone dichiarate in stato di fermo. Non è ancora chiara la dinamica che ha portato alla morte di due manifestanti.

Non si placa, dunque, la tensione a Washington: nonostante il coprifuoco, scattato da ore, i manifestanti continuano a protestare per la morte di George Floyd. La polizia risponde con spray urticanti. Proteste e disordini in corso anche a New York, dove si registrano episodi di vandalismo e saccheggi, a Dallas, ad Atlanta, a Los Angeles. A Buffalo (New York) un’automobile si è lanciata contro un gruppo di agenti provocando alcuni feriti. Ad Oakland, in California, arresti in massa dopo lo scattare del coprifuoco.

Trump in Chiesa a piedi

Il discorso di Trump è andato in scena mentre intorno alla Casa Bianca la polizia caricava i manifestanti: “Siamo di fronte a un atto di terrorismo domestico”, ha aggiunto. Il Presidente degli Usa, una volta terminato il discorso, è uscito dalla Casa Bianca a piedi per dirigersi verso la vicina Saint John Epyscopal Church. Qui il Tycoon si è fermato e ha mostrato una Bibbia in favore di telecamere. La vescova di Washington, Mariann Edgar Budde, è indignata per il gesto poiché il messaggio della Chiesa è: “Antitetico a quello del presidente”.

Biden attacca Trump

Per Joe Biden, ex vicepresidente americano, “Donald Trump vuole usare l’esercito americano contro il popolo americano”. Questa la risposta dell’esponente governativo al Tycoon che ha minacciato di mobilitare l’esercito per fermare le proteste per la morte dell’afroamericano George Floyd.

Proteste Usa, Trump: “Schiero esercito”

Il bilancio dei morti causati dalle proteste in Usa, dunque, si aggrava ulteriormente dopo che già nella giornata di lunedì 1 giugno tre persone avevano perso la vita: due a Davenport (Iowa), e una a Louisville (Kentucky), dove il capo della polizia è stato licenziato. Intanto, Donald Trump ha nuovamente parlato alla Nazione. Mobiliterò l’esercito degli Stati Uniti per fermare i disordini e l’illegalità”, ha promesso il Tycoon. “Il presidente ha il diritto di difendere il suo Paese e proteggere la sua Nazione. Non possiamo permettere che le proteste pacifiche vengano manipolate da anarchici di professione e gruppi antifa“.