Nel villaggio africano di Mukwa, un bimbo inventa la macchina per lavarsi le mani ed evitare così il contagio da Coronavirus.

Un bimbo keniano inventa la macchina per il lavaggio mani, così si previene il contagio da Coronavirus. Ha solo 9 anni Stephen Wamukota eppure, ispirato da alcuni speciali riguardanti la diffusione della pandemia, ha costruito da zero un macchinario in legno, funzionante.
Bimbo inventa macchina lava mani
Stephen e la sua famiglia vivono a Mukwa, nel Paese di Bungoma, zona occidentale del Kenya. Al momento non si sono registrati casi di contagio nell’area, mentre a livello nazionale i positivi crescono a 2.021.
Il padre del bimbo, James Wamukota, ha voluto dare lui una mano per organizzarsi con il progetto, a disposizione degli abitanti.
“Avevo comprato alcuni pezzi di legno per realizzare una cornice per finestre, ma quando sono tornato a casa dopo il lavoro un giorno ho scoperto che Stephen aveva fabbricato la macchina, poi gli ho dato una mano a sistemarla”, ha detto l’uomo, orgoglioso.
Di mestiere fa il carpentiere ed è stato lui a condividere la foto dell’invenzione su Facebook, per poi rilasciare un’intervista all’emittente inglese BBC.
Un premio contro il Coronavirus
Utilizzando il macchinario, chi si lava le mani non deve né toccare il secchio con l’acqua né il sapone: basta premere un pedale, per evitare qualsiasi contatto con superfici potenzialmente infette. Il piccolo Stephen è stato tra i 68 kenioti a ricevere il prestigioso premio Uzalendo, dal presidente Uhuru Kenyatta, per l’impegno dimostrato nella lotta contro il Coronavirus.
“Ha detto che da grande vuole diventare un ingegnere e il governatore della contea ha promesso di dargli una borsa di studio”, ha spiegato il padre del bimbo.
Stephen Wamukota is in Class 3. He hopes to be a doctor someday. With the help of his father, he’s designed a handwashing facility.
He calls on everyone to regularly wash their ?. This, his small way of contributing to the global fight against #COVID19#OurStoriesAreBestToldByUs pic.twitter.com/5m6FK88MWZ— Mobile Journalism Africa (@MoJo_Africa) April 25, 2020