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George Floyd Challenge: con una foto si ricrea la sua morte

Challenge

Sul mondo dei social sta esplodendo la George Floyd Challenge: per aderirvi basterà imitare con una foto la scena della morte di Floyd.

Il caos intorno alla morte di George Floyd non si ferma. Non solo in America ma anche nei paesi di tutto il resto del mondo le proteste e le manifestazioni sono tantissime. Nelle ultime ore, però, sta spopolando l’assurda ‘George Floyd Challenge’. Si tratta una pratica abbastanza particolare. Ragazzi si ritraggono in ginocchio sul collo di un amico per imitare ciò che è successo a George. Ricordiamo che, infatti, il 46enne afroamericano è morto perché un agente della polizia, per circa 8 minuti, è rimasto con la gamba sul suo collo. Questa challenge ha scatenato, ovviamente, tantissime polemiche. È l’ennesima ‘sfida’ che prende il via dal web e che si sta diffondendo in gran parte dei paesi, Italia compresa.

Spopola la “George Floyd Challenge”

L’idea, che sta riscuotendo molto successo, è quella di farsi immortalare in foto replicando gli ultimi istanti di vita di George Floyd, ucciso dall’ex agente Derek Chauvin. Quello che sta facendo arrabbiare il mondo dei social è anche il fatto che gli adolescenti sorridono nelle foto. In molti hanno visto in questa challenge una vera e propria mancanza di rispetto nei confronti del povero George. Un non rispetto anche per tutte quelle persone vittime di razzismo e che hanno perso la vita durante le ultime manifestazioni. Quasi unanime è l’accusa alzata dal mondo del web. Alcuni utenti hanno anche segnalato i profili dei ragazzi che hanno preso parte a questo ‘spettacolo’. Nonostante il grido di polemica, il successo di questa challenge sembra non fermarsi: ora dopo ora, infatti, i giovani partecipanti aumentano sempre di più.

È boom tra i giovani

Si tratta di un vero e proprio gioco molto pericoloso e che può avere, per chi vi prende parte, conseguenze dal punto di vista penale. In molti hanno accusato anche i genitori di non vegliare sui propri figli. “Fate attenzione ai vostri figli. Insegnategli il rispetto per le vite altrui. La morte non è un gioco”. Questo è uno dei tanti commenti che si possono leggere sul web.