Riccardo Castrichini In Messico un centro di recupero per tossicodipendenti è stato il teatro di una violenta sparatoria che ha portato alla morte di ben 10 persone. Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, un gruppo di persone armate ha fatto irruzione nella struttura che si trova a Irapuato, nello stato centrale di Guanajuato, e ha aperto il fuoco. Il motivo della strage è ancora sconosciuto, ma è stata aperta un’inchiesta che si spersa faccia luce sull’accaduto. Gli inquirenti, inoltre, sono occupati a cercare i responsabili di un altro attacco avvenuto lo stesso giorno nella vicina città di Celaya, nel quale sono stati uccisi tre uomini. L’ipotesi è che i due avvenimenti possano essere collegati.
Messico: sparatoria in un centro per tossicodipendenti
Lo stato messicano di Guanajuato è uno di quelli maggiormente industrializzati, con specificità nel settore automobilistico, aereo e infrastrutture energetiche. Tutto questo avrebbe negli ultimi anni attirato l’attenzione di molte organizzazioni criminali specializzare nel traffico di droga, estorsione, rapimenti e furto di combustibili. Un clima teso, che conferma l’ampia diffusione del malaffare nel paese centro americano dove, solo lo scorso anno, si è registrato un record di omicidi volontari, ben 34.582.
Guanajuato è un territorio molto conteso dai vari gruppi criminali, proprio per la sua grande industrializzazione. In questo territorio opererebbero vari cartelli criminali, fra cui Santa Rosa de Lima e Jalisco Nueva Generación. Già in passato i centri di riabilitazione dalle droghe erano stati presi di mira da bande che gestiscono il narcotraffico. Nel settembre del 2017 almeno 14 persone erano state uccise e altre erano rimaste ferite in un attacco sferrato contro un centro di riabilitazione dalla droga situato nella città settentrionale di Chihuahua.
