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Tornano a Cuba i medici e infermieri che hanno aiutato la Lombardia

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I medici cubani tornano in Patria dopo aver aiutato la Lombardia con la lotta al Coronavirus.

Medici e infermieri cubani tornano in Patria dopo aver aiutato la Regione Lombardia nel clou della battaglia con il Coronavirus: il loro contribuito ha garantito ben 210 guarigioni. Il contingente Henry Reeves è rientrato a Cuba nella tarda serata di lunedì 8 giugno: la squadra di 36 medici, 15 infermieri ed un coordinatore logistico cubani erano in Lombardia dal 22 marzo.

L’equipe cubana, dopo la lotta al Coronavirus in Italia, è stata accolta dal presidente della repubblica Miguel Díaz-Canel. Lo ha riferito la tv di Stato che ha seguito in diretta l’arrivo all’aeroporto José Martí di L’Avana. Mentre il quotidiano Granma ha pubblicato in apertura la foto del gruppo che con una bandiera di Cuba, portata insieme ad una italiana.

Coronavirus, medici cubani ritornano in Patria

L’equipe di medici, componente del contingente Henry Reeves, è scesa dall’aereo della compagnia Blu Panorama a Cuba nella serata italiana dell’8 giugno. Nella hall dello scalo è stato collocato un grande cartello con la scritta ‘Grazie!’, mentre ognuno dei membri della spedizione sanitaria ha ricevuto un fiore. Inoltre, il Presidente cubano, Díaz-Canel, nel suo saluto alla squadra di medici cubani si è congratulato per il lavoro svolto a Crema e per la cooperazione con l’Italia.

Il capo dello Stato ha poi aggiunto che a suo avviso i medici cubani: “Meriterebbero il Premio Nobel per la pace”. I media cubani hanno evidenziato che il gruppo ha fornito oltre 5.000 assistenze mediche e 3.668 di carattere infermieristico, intervenendo direttamente in 210 guarigioni.