> > Funerali di Floyd a Houston, Joe Biden: "Non voltare spalle al razzismo"

Funerali di Floyd a Houston, Joe Biden: "Non voltare spalle al razzismo"

Funerali Floyd

Dopo due settimane dalla morte hanno avuto luogo i funerali di George Floyd: alla cerimonia privata erano presenti circa 500 persone.

É stata una cerimonia privata quella dedicata all’ultimo saluto a George Floyd, l’afroamericano ucciso da un agente di Polizia che lo ha soffocato tenendo premuto il suo ginocchio sul collo: i funerali hanno avuto luogo a Houston e vi hanno preso parte circa 500 persone, compresi alcuni parenti delle vittime del razzismo.

Funerali di George Floyd

Mentre il reverendo Al Sharpton, attivista per i diritti civili, e i familiari entravano in chiesa, il coro ha intonato “Broken but I’am Healed“. Tutti i partecipanti erano vestiti di nero o di bianco: quest’ultimo colore era indossato soprattutto dalle donne, compresa la figlia Gianna di 6 anni. Al termine ha avuto luogo la sepoltura accanto alla tomba della madre, il cui nome Floyd aveva invocato mentre l’agente Derek Chauvin lo stava soffocando. Il trasferimento dalla chiesa al campo santo è avvenuto a bordo di un carro funebre trainato dai cavalli.

La cerimonia tenuta alla Fountain of Praise Church è stata trasmessa in diretta tv e sui social media e tra gli interventi che si sono succeduti c’è stato spazio anche per un videomessaggio di Joe Biden, il candidato democratico che punta a sfidare Trump alla presidenza degli Stati Uniti. “L’America può fare meglio, non si può voltare le spalle al problema del razzismo“, ha affermato il vicepresidente. Si è poi rivolto alla figlia di Floyd dicendole che “tuo padre ha cambiato il mondo”. E aggiungendo che “nessun bambino dovrebbe essere costretto a chiedere perché il proprio padre se ne è andato. E troppi bambini afroamericani lo hanno dovuto chiedere per generazioni“.

Ai funerali ha inoltre preso la parola la deputata Sheila Jackson Lee che ha annunciato che la famiglia della vittima riceverà una lettera dagli ex presidenti Barack Obama e Bill Clinton.