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Il Presidente del Burundi è morto per un infarto: aveva 55 anni

Presidente Burundi morto

Un improvviso infarto ha colpito il presidente del Burundi, già ricoverato in ospedale in seguito ad un malore: è morto a 55 anni.

Il presidente del Burundi, Pierre Nkurunziza, è morto improvvisamente all’età di 55 anni per un infarto nella giornata di martedì 9 giugno 2020. L’uomo era stato ricoverato in ospedale tra sabato a domenica per un malessere dopo aver assistito a una partita di pallavolo. Dopo un iniziale miglioramento, in breve tempo le sue condizioni si sono aggravate e lo hanno condotto ad un arresto cardiaco a cui è seguito il decesso. Soltanto dieci giorni prima la moglie era stata portata urgentemente in aereo a Nairobi per cure mediche dopo aver contratto il coronavirus. Non è noto se fosse anch’egli infetto.

Il presidente del Burundi è morto a 55 anni

Al potere da quindici anni Nkurunziza era pronto ad abbandonare la guida del paese per lasciare il posto a Évariste Ndayishimiye, il vincitore delle elezioni del 20 maggio 2020. L’(ormai) ex presidente aveva deciso di non candidarsi anche perché la Costituzione impone un limite di due mandati consecutivi. Motivo per cui all’inizio del suo terzo mandato (che la Corte Costituzionale dichiarò legittimo perché la prima volta fu eletto dal Parlamento e non dal popolo) sorsero numerose proteste. Ci fu anche un tentato colpo di stato che poi fallì.

Durante gli anni della sua presidenza si era fatto proclamare “Guida suprema” del suo popolo e fino al 2005 era stato il capo del partito Consiglio nazionale per la difesa della democrazia – Forze per la difesa della democrazia. Si tratta del più importante gruppo di ribelli durante la guerra civile in Burundi (1993-2005).

Nel 1998 un tribunale burundese lo condannò a morte in contumacia per i crimini che aveva commesso durante la sua militanza. Ma nel 2003 negoziò un accordo di pace con l’allora presidente Domitien Ndayizeye che prevedeva l’immunità nel processo. Il vicedirettore di Human Rights Watch per l’Africa ha poi parlato dei crimini commessi invece durante gli anni della sua presidenza. “Fintanto che questi abusi rimarranno impuniti, questa eredità oscura peserà sul Burundi per molti anni“, ha infatti dichiarato.