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Abbattute le statue di Cristoforo Colombo negli Stati Uniti

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Negli Stati Uniti 16esimo giorno di proteste per la morte di Floyd: adesso gli attacchi coinvolgono anche le statue di Cristoforo Colombo.

Negli Stati Uniti continuano le proteste per la morte di George Floyd (si è giunti al sedicesimo giorno di tensioni) e nel mirino finiscono anche gli attacchi alle statue rappresentative Cristoforo Colombo. Colui il quale, storicamente, viene indicato come lo scopritore delle Americhe, è da sempre al centro di querelle nella cultura americana. E in occasione delle proteste per gli atteggiamenti razzisti da parte delle forze dell’ordine, alcuni manifestanti hanno deciso di ‘coinvolgere’ anche le statue di Cristoforo Colombo.

L’ultima, in ordine temporale, è quella di Minneapolis: è stata abbattuta anche la statua di Cristoforo Colombo nell’area di Minneapolis. Sui social media sono rimbalzate le foto della statua di Colombo abbattuta davanti al campidoglio.

Attacco alle statue di Cristoforo Colombo

Ma l’attacco nei confronti di Cristoforo Colombo è iniziato martedì 9 giugno: a Richmond, in Virginia, un gruppo di manifestanti ha abbattuto una statua del grande navigatore. Un’operazione studiata a tavolino: i vandali si sono portati delle corde per trascinare il monumento e gettarlo nel laghetto di Byrd Park. Poi si sono dedicati al piedistallo, imbrattandolo con lo slogan: “Questa è la terra dei Powhatan” e “Colombo rappresenta il genocidio”.

E anche a Boston, tra le altre statue, è stata attaccata quella rappresentante Cristoforo Colombo: qui i manifestanti hanno staccato la testa, lasciando il resto sulla base. Il sindaco di Boston, Mary Walsh, ha deciso di rimuovere la statua, custodirla in deposito dando adito alle polemiche. Ma non è la prima volta: il monumento di Cristoforo Colombo fu decapitato già nel 2006 e sporcato con vernice rossa nel 2015.