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Medico contagia il padre, i colleghi "Prepariamo iniezione letale"

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Ad un uomo anziano con coronavirus contagiato dal figlio medico i dottori hanno proposto un'iniezione letale a causa del collasso degli ospedali.

Arriva dalla Spagna la tragica storia di un medico di famiglia che, positivo al coronavirus, ha trasmesso l’infezione al padre: i suoi colleghi, essendo gli ospedali al collasso, gli hanno detto che non avrebbero accettato persone anziane e che l’unica soluzione sarebbe stata fare un’iniezione letale.

Medico contagia padre anziano: “Iniezione letale”

A raccontare la vicenda è stato il figlio del medico che ha spiegato come il padre avesse contratto il virus a marzo, quando ha avuto inizio l’epidemia in terra iberica. Non aveva ancora sviluppato i sintomi quando inconsapevolmente ha contagiato l’anziano, suo nonno, già affetto da altre patologie e operato da pochi giorni per un cancro.

Il suo quadro clinico ha iniziato a peggiorare quando suo figlio medico era ancora in quarantena. ” Gli ospedali erano pieni, non accettavano persone anziane perché per loro erano già spacciate“, ha raccontato il giovane. Pertanto suo padre, nonostante la febbre, faceva ogni giorni 40 chilometri per andare a prendersi cura del nonno. Quest’ultimo stava così male che quando l’uomo chiese un consiglio ai colleghi ricevette questa risposta: “Ti prepariamo un’iniezione letale, così l’avrete pronta per il momento giusto secondo entrambi. Visto il suo stato e la saturazione degli ospedali, non c’è altra strada“.

Una situazione che ha posto i due malati di fronte a un bivio: ricorrere all’eutanasia o lasciare che l’agonia facesse il suo corso. Il nonno ha scelto la seconda opzione ed è morto dopo una settimana e mezzo. Una decisione che il ragazzo ha definito difficile ma forse migliore rispetto all’altra. L’unica consolazione è infatti che “è morto in casa, accanto a suo figlio, e non in un ospedale, lontano dalla famiglia negli ultimi istanti di vita“.