Se in Europa la situazione del coronavirus sembra avviarsi verso una sua conclusione a preoccupare a livello globale è l’America Latina, con specifico riferimento al Brasile dove il numero di casi ha superato il milione. Nello specifico i contagiati, aggiornati al 19 giugno, sono 1,04 milioni con un aumento in sole 24 ore di 54771 positivi. Il paese sud americano guidato da Jair Bolsonaro – che malgrado tutto continua a ritenere non necessarie le misure per contenere il virus – arriva ad essere il secondo al mondo per numero di casi, dietro solo agli Stati Uniti di Trump e davanti alla Russia di Putin. La situazione è del tutto fuori controllo in queste realtà e i numeri lo confermano: degli 8.500.398 contagi globali, ben il 44% riguarda i Usa, Brasile e Russia.
Coronavirus, in Brasile oltre 1 milione di casi
Ad alzare un grido d’allarme è stata Medici senza frontiere per il Brasile che ha detto: “La situazione a livello nazionale è catastrofica: test insufficienti, operatori sanitari decimati e aree remote come l’Amazzonia brasiliana dove il sistema sanitario è al collasso. Ogni giorno si ammalano 15mila-30mila persone e centinaia muoiono. Gli infermieri stanno perdendo la vita più velocemente che in qualsiasi altro Paese del mondo: 100 ogni mese”. Msf sottolinea poi come l’urgenza al momento riguardi in particolar modo i più poveri e le popolazioni indigene. A preoccupare è l’Amazzonia rurale, dove il numero di casi è in forte aumento e l’accesso ai dispositivi di protezione è molto complicato.
Anche l’Organizzazione mondiale della sanità ha sottolineato come in Brasile la situazione sia molto critica: “Siamo in una nuova e pericolosa fase il virus si sta ancora diffondendo velocemente, è ancora mortale e la gran parte delle persone è ancora vulnerabile”, così il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Ieri – ha aggiunto Ghebreyesus – sono stati segnalati all’Oms oltre 150mila nuovi casi, il numero più alto in un singolo giorno sinora. Almeno la metà è stata registrata nelle Americhe, con numeri alti anche da Asia meridionale e Medioriente. Ho chiesto a tutti i Paesi e a tutte le persone di esercitare estrema attenzione”.