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Coronavirus accelera nel mondo, i Paesi dove ricrescono i contagi

Secondo l'Oms il Coronavirus accelera nel mondo

Riprendono i contagi e accelera il Coronavirus nel mondo. Alcuni Paesi in questi giorni sono luogo di preoccupazione per l'Oms.

Il Coronavirus non si ferma e, anzi, accelera la sua diffusione nel mondo. La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità lo ha affermato, contando 183mila nuovi casi di contagio nelle ultime 24 ore, dovuto soprattutto all’aumento dei positivi in America Latina.

Il Coronavirus accelera nel mondo

Negli ultimi giorni si è registrato un aumento della pandemia anche in Germania, uno dei primi Paesi europei ad allentare le misure restrittive anti Covid. I positivi crescono a ritmo sostenuto, con 537 nuovi nelle ultime 24 secondo l’Istituto Robert Koch. L’indice di trasmissione dell’infezione, il cosiddetto R0, in territorio tedesco sale da 1,79 a 2,88 in brevissimo tempo riaccendendo la preoccupazione nei cittadini, visto il focolaio da 1.331 lavoratori positivi in un mattatoio a Guetersloh, nella Renania Settentrionale-Vestfalia.

Anche in Croazia il Coronavirus torna a fare paura, dopo che la situazione sembrava essere tornata stabile con una media di 1 o 2 casi al giorno. Secondo gli ultimi bollettini resi noti, ci sono tra i 10 e i 20 positivi quotidiani, nelle ultime 24 ore sono 19 i confermati per un totale di 2.336 contagiati e 107 vittime. Si paventa l’ipotesi di tenere le elezioni politiche il prossimo 5 luglio 2020.

Svizzera e Spagna

Aumentano i casi in Svizzera, dove negli ultimi 7 giorni c’è stato un surplus del 30%, con probabile tasso di riproduzione del virus di nuovo a 1 o più. Eppure, a breve il Paese allenterà ancora le restrizioni in vigore, consentendo anche le riunioni tra persone, fino a 1.000.

L’Aragona, in Spagna, fa un passo indietro rispetto al resto del Paese, con gli abitanti che tornano alla fase 2 dopo diversi focolai di Coronavirus a Binéfar , Zaidín, Fraga e Monzón tra lavoratori delle aziende agricole locali.

Corea del Sud e Iran

La pandemia non rallenta nemmeno in Asia, con la Corea del Sud che riconosce una seconda ondata di contagi come già in corso, inizialmente prevista per l’autunno-inverno. “Le nostre previsioni si sono rivelate sbagliate. Riteniamo che le infezioni continueranno fin quando le persone avranno contatti da vicino”, ha detto Jeong Eun-kyeong, responsabile dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Kcdc).

Aumento significativo anche in Iran, con 2.573 contagi nelle ultime 24 ore e 119 nuove vittime, crescono anche i ricoverati in terapia intensiva (2.898).

L’allarme dell’Oms

“Alcuni Paesi che avevano soppresso con successo la trasmissione stanno assistendo a una ripresa dei casi mentre riaprono le loro società ed economie”, ha dichiarato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, “Tutti si trovano ad affrontare un delicato equilibrio, tra la protezione della propria popolazione e la riduzione al minimo del danno sociale ed economico”.

Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico Oms per il Coronavirus, nell’arco della medesima conferenza stampa ha affermato di non aver mai visto una situazione del genere. “Non abbiamo notato nessuna significativa modifica del comportamento del virus in termini di trasmissibilità, impatto clinico, capacità diagnostica”, ha detto, “Però monitoriamo costantemente la situazione e c’è un pool di virologi e genetisti al lavoro”.