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L'Unione Europea blocca i cittadini degli Stati Uniti: "Troppi contagi"

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L'Unione Europea sarebbe intenzionata a rimandare l'apertura delle frontiere ai cittadini provenienti dagli Stati Uniti, prima programmata per il 3 luglio.

Secondo il New York Times l’Unione Europea sarebbe pronta a non riaprire i suoi confini ai cittadini provenienti dagli Stati Uniti. Questo a causa della diffusione ancora massiccia del coronavirus che fa registrare anche 30 mila casi positivi al giorno.

Unione Europea chiude a cittadini degli Stati Uniti

Stando a quanto riportato dal quotidiano americano il Vecchio Continente non starebbe approvando le misure, ritenute troppo labili e insufficienti, che l’America sta mettendo in atto per contenere l’infezione. La discussione dei criteri di riapertura ai paesi non appartenenti all’Unione dovrebbe avere luogo mercoledì 24 giugno. Anche se non è così sicuro che si arrivi subito a una decisione.

Precedentemente l’Unione Europea aveva manifestato la volontà di riaprire i suoi confini esterni a partire dal 3 luglio. Sin dall’inizio aveva però espresso preoccupazione per l’accoglienza di cittadini provenienti da paesi con un numero elevato di casi giornalieri.


Secondo le fonti citate dal giornale oltre agli Stati Uniti ci sarebbero anche Brasile e Russia, vale a dire i paesi che hanno il maggior numero di contagi al mondo dopo gli States. E che soprattutto continuano a diagnosticarne, tanto che il primo nella giornata di martedì 23 giugno ne ha registrati ben 34.558. E il trend non sembra destinato a scendere in fretta, motivo per cui i cittadini provenienti da questi tre paesi potrebbero dover ancora aspettare per entrare nell’Unione. A marzo, quando il contagio era esploso in Europa, Trump aveva ugualmente bloccato l’ingresso negli dei cittadini europei.