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Carola Rackete: "Ue sfrutta la pandemia per calpestare diritti umani"

Carola Rackete sull'Ue: "Sfrutta la pandemia"

Secondo Carola Rackete l'Ue approfitterebbe della pandemia Coronavirus per smettere di rispettare la legge del mare e i diritti umani.

Carola Rackete attacca l’Ue, ma questa volta sottolineando come stia sfruttando la pandemia globale Coronavirus per calpestare i diritti umani e ignorare la legge del mare. Un anno dopo il caso della Sea Watch, approdata a Lampedusa senza autorizzazione, torna a parlare alla Dpa.

Carola Rackete contro l’Ue

“Devo sottolineare ancora una volta che, nonostante sia al potere la nuova coalizione del Governo italiano, nulla di fondamentale è cambiato all’interno dell’Ue e alle frontiere esterne”, ha detto Carola Rackete, “Se c’è stato un cambiamento, le cose sono peggiorate durante l’ultimo anno”. L’attacco è rivolto non solo all’Italia ma anche a Malta e ad altri Stati europei, come la Germania.

“Nel fine settimana di Pasqua, nonostante la loro posizione fosse nota alle autorità dell’Ue, i naufraghi sono stati lasciati alla deriva per giorni nella zona di salvataggio maltese, prima di essere intercettati da una nave della flotta fantasma privata che il Governo maltese aveva assunto per riportare illegalmente i 51 sopravvissuti e 5 corpi in Libia, racconta la Rackete, “Altri 7 erano già annegati. Da allora si sa poco di ulteriori casi simili, perché gli occhi civili in mare sono indesiderati”.

L’appello di Carola Rackete

La capitana della Sea Watch rivolge dunque un appello a tutti i cittadini dell’Unione Europea: “Dovrebbero sapere che quelle persone che stanno annegando nel Mediterraneo – almeno 96 morti entro questo mese – non sono vittime di un incidente imprevisto o di un disastro naturale. Annegano perché l’Ue vuole che anneghino, spaventando coloro che potrebbero tentare di attraversare”.