Dramma in Mynamar dove si è registrato, mercoledì 2 luglio, il crollo di una miniera di giada. Il bilancio è gravissimo: sarebbero almeno 113 le persone che hanno perso la vita nel crollo avvenuto nello Stato birmano di Kachin. Lo riferisce la stampa locale, secondo cui i soccorritori hanno già estratto i corpi senza vita delle vittime, ma molti minatori restano ancora dispersi.
50+ people died in #LANDSLIDE in #Myanmar
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— Gautam Gada (@GautamGada1) July 2, 2020
Il crollo della miniera di giada, in Myanmar, è avvenuto attorno alle 8 del mattino, ora locale, nei pressi del villaggio di Sate Mu, nella municipalità di Hpakant. Secondo un funzionario locale, U Dollar. Il crollo è stato causato dalle piogge monsoniche che nei giorni scorsi hanno anche causato frane e smottamenti in altre aree del paese. In Myanmar, al momento, sono almeno 200 i dispersi.
Crollo miniera: gli aggiornamenti
Secondo quanto diramato dalle autorità locali intorno alle ore 11 italiane, si è aggravato il bilancio dei morti e dispersi dopo il crollo nella miniera a Myanmar. Non sono più 50 le vittime, ma ben 113. Lo ha riferito in un post su Facebook il servizio dei vigili del fuoco del Paese asiatico. Fonti di polizia citate dai media della regione sostengono che le operazioni di soccorso sono state sospese a causa delle pesanti piogge.
Myanmar, crollo miniera: il bilancio
Il bilancio del crollo in miniera di giovedì 2 luglio a Myanmar, parla di almeno 113 morti e 200 dispersi. Ma si tratta di un evento non del tutto imprevisto. Da anni, infatti, gli ambientalisti denunciano la deforestazione della zona ove è avvenuta la tragedia.
Gli scavi nelle miniere di giada, molto profondi a cielo aperto, hanno provocato la nascita di bacini che durante i monsoni si riempiono di acqua e sono sottoposti a crolli delle ripide pareti che li circondano, su terreni spogli non trattenuti dalla vegetazione.