Effetti collaterali della pandemia da Coronavirus. Un ragazzo di 24 anni, Louis O’Neill, ha sempre passato la sua vita all’aperto dedicandosi ai più piccoli e alla sua più grande passione: il calcio. Era diventato da poco allenatore di una squadra locale e si divertiva a insegnare ai bimbi i trucchetti del mestiere. Poi, però, l’arrivo del Coronavirus e l’obbligo di stare chiusi in casa per il lockdown.
Così il giovane ha perso contezza della realtà e, a soli 24 anni, è morto per un’immane tragedia: una trombosi lo ha sconfitto improvvisamente. Il coagulo di sangue è stato causato – secondo i medici – dalla posizione sedentaria assunta durante i mesi passati in casa. O’Neill, come racconta il padre, si alzava al mattino presto per giocare ai videogiochi per poi andare a letto tardi. Una routine continua. Lo scarso movimento fisico ha portato alla creazione di questa trombosi che non gli ha lasciato scampo. I genitori – come raccontato ai tabloid britannici – sono scossi per quanto accaduto.
‘Stand Up For Louis’
Tonight BBC3CR will air my interview from this afternoon, talking about the tragic end to my dear son’s life. It will be on the late show around 10.30pm, and on Monday’s breakfast show. It will focus on the dangers of young people de… https://t.co/YmjdWP6n2S pic.twitter.com/6LHGepmVKM— Stanley Greening (@slantey) June 27, 2020
Ragazzo muore per trombosi
E affinché nessuno debba più provare il dolore che i familiari di Louis stanno vivendo, il padre, Stanley Greening ha deciso ora di avviare una campagna di informazione per ricordare l’importanza di muoversi durante la giornata. Anche e soprattutto per chi è costretto a stare seduto per motivi di lavoro. “È importante non restare fermi. Quella di mio figlio – denuncia il padre – è una morte da effetto collaterale del lockdown”. Stanley ricorda come lo abbia visto per settimane trascorrere il tempo solo sui videogame tant’è che lo ha più volte invitato ad andare a fare la spesa, ma ricevendo sempre un secco no.
E sulla trombosi, il padre del ragazzo morto denuncia: “Due settimane prima della sua morte, Louis disse a suo padre che non si sentiva bene, si pensava a una intossicazione alimentare, ma le sue condizioni sono peggiorate, ha iniziato a lamentarsi per un dolore alla gamba e quando i genitori lo hanno ritrovato riverso a terra il 3 giugno era ormai troppo tardi”.