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Rapporti intimi in hotel, salgono i casi di coronavirus a Melbourne

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L'aumento dei casi di coronavirus a Melbourne è dovuta ai rapporti intimi consumatisi in un hotel per la quarantena.

L’Australia sta vivendo un’importante seconda ondata di contagi al coronavirus, con alcune città che già nei scorsi erano state costrette a tornare al lockdown. La situazione più critica è quella dello Stato di Vittoria dove ora a preoccupare è la città di Melbourne nella quale sembra che il sostanziale aumento del numero di contagi sia dovuto ad una serie di rapporti intimi verificatisi nello Stamford Plaza di Melbourne, hotel a 5 stelle in cui venivano tenuti in quarantena quanti rientravano da viaggi all’estero. Stando a quanto emerso, le guardie di sicurezza dell’hotel avrebbero avuto rapporti sessuali con alcuni di questi ospiti, che invece dovevano essere tenuti in rigido isolamento. Il risultato è che circa 300.000 residenti nella capitale Melbourne sono rientrati in lockdown.

Rapporti in hotel, cresce il coronavirus a Melbourne

Nello specifico ci sarebbero ben 31 casi collegabili al lussuoso albergo. Stando a quanto riferito dall’Herald Sun, le guardie di sicurezza avrebbero avuto anche altri comportamenti pericolosi: si stringevano la mano, condividevano gli ascensori, permettevano alle famiglie isolate di passare da una stanza all’altra ad esempio per giocare a carte.

Inoltre, alcuni di loro avrebbero cominciato a lavorare dopo aver fatto solo qualche ora di addestramento, mentre altri sarebbero addirittura stati sorpresi a dormire sul posto di lavoro. Sulla questione è stata avviata un’indagine giudiziaria e il premier dello Stato di Vittoria, Daniel Andrews, ha confermato che ci sono state diverse “violazioni ai protocolli di sicurezza” da parte del personale degli hotel.