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Coronavirus, a Miami scatta il coprifuoco: 53mila positivi in Usa

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Il governatore di Miami ha stabilito il coprifuoco da Coronavirus a causa dell'aumento dei contagi.

Il virus non si arresta e prosegue la propria corsa negli Stati Uniti dove i numeri continuano a essere fortemente preoccupanti. Nello Stato a stelle e strisce si infrangono record su record. E anche nel bollettino del 2 luglio si registra un nuovo dato inedito: superata anche la quota di 52mila contagi giornalieri. Nell’ultimo dato aggiornato dalla Johns Hopkins University si segnalano ben 53.609 positivi in un giorno.

E per questo motivo Miami ha indetto il coprifuoco da Coronavirus: la città dovrà chiudere entro le ore 22. Intanto, sono almeno sette gli Stati che hanno fatto segnare il loro primato in un singolo giorno: Alaska, Arkansas, Florida, Georgia, Montana, South Carolina e Tennessee. Nell’ultimo bollettino del 2 luglio, inoltre, i decessi sono stati 649, portando il bilancio complessivo delle vittime a 128.677.

Coronavirus: coprifuoco a Miami

La decisione è stata assunta dal sindaco della contea di Miami, Dade, che proclamerà – con un provvedimento governativo – il coprifuoco dalle 22 alle 6 a causa della diffusione del Coronavirus. Avrà effetto immediato a partire dalla notte di venerdì 3 luglio.

Il primo cittadino di Miami, inoltre, ha informato in una nota che firmerà anche un ordine per revocare la riapertura delle strutture di intrattenimento, come cinema, teatri, casinò, arene per concerti. I clienti dei ristoranti inoltre dovranno indossare la mascherine e potranno toglierle solo per mangiare. Un duro colpo per il turismo americano dato che Miami rappresenta uno dei fiori all’occhiello del Paese a stelle e strisce.