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Kim Jong-un, il ritorno: "La Corea del Nord ha battuto il coronavirus"

Kim Jong-un Corea del Nord coronavirus

Il leader supremo della Corea del Nord, Kim Jong-un, esalta il suo operato nella gestione dell'emergenza coronavirus.

Dopo mesi di voci relative alla sua scomparsa a cui sono seguite smentite e sporadiche uscite pubbliche, Kim Jong-un è tornato a parlare. Lo ha fatto indossando la sua tenuta estiva, in giacca a mezze maniche bianca e senza camicia. Stando a quanto diffuso dall’Ufficio propaganda di Pyongyang, il leader supremo della Corea del Nord avrebbe sottolineato nel suo intervento come il suo paese sia stato in grande di affrontare e sconfiggere il coronavirus in maniera brillante.

Kim Jong-un sul coronavirus in Corea del Nord

“Abbiamo scrupolosamente impedito che il virus maligno facesse breccia da noi e mantenuto stabile la situazione anti-epidemica nonostante la crisi sanitaria mondiale, il che è un brillante successo raggiunto dalla lungimirante leadership del Comitato centrale del Partito” ha detto Kim. Poi un ordine di non abbassare la vigilanza. Pyongyang ha propagandato la sua strategia semplice (confini sigillati, ma lo sono sempre peraltro), per tenere fuori il Covid-19.

Le nuove foto di Kim Jong-un pongono dunque definitivamente fine alla questioni legate alla sua scomparsa. Era riapparso per la prima volta alla cerimonia di inaugurazione di un impianto chimico il primo maggio, con la sorella che gli porse le forbici per il taglio del nastro. Poi altre tre settimane di assenza; riapparizione il 24 maggio; di nuovo nascosto alle masse nordiste fino all’8 giugno, quando fu segnalato alla “guida di una cruciale riunione dell’Ufficio politico del Comitato centrale”.