Sheila Khan La città di Melbourne, Australia, si prepara a un nuovo lockdown di sei settimane. Nelle ultimi giorni, infatti, si è registrata un’impennata di nuovi contagi, che potrebbero diventare insostenibili da gestire se non si agisce tempestivamente per limitare la trasmissione. A lanciare il primo allarme, il premier dello Stato di Vittoria, Daniel Andrews.
Coronavirus, Melbourne: lockdown di sei settimane
La prima avvisaglia dell’impennata dei contagi è avvenuta nello Stato di Vittoria, vicino a Melbourne. A Vittoria, dove vivono oltre 6,6 milioni di persone, si sono registrati 127 nuovi casi e il virus ha iniziato a propagarsi verso Melbourne.
Il premier dello Stato di Vittoria, Daniel Andrews, ha deciso di isolare la zona, chiudendo la frontiera con il Nuovo Galles del Sud fino a data da destinarsi. “Un passo intelligente, il passo giusto in questo momento date le importanti sfide che affrontiamo per contenere questo virus”, ha commentato il premier australiano.
La città di Melbourne, la più popolosa dell’Australia, ha deciso di tornare alla fase 3 dell’emergenza coronavirus. Scatta quindi un nuovo lockdown, che durerà per sei settimane. Ai cittadini è concesso uscire dalla propria abitazione solo per motivi di necessità: fare la spesa, andare al lavoro, comprare medicinali, svolgere attività di caregiving.
Il premier Andrews ha ricevuto molte critiche in questa fase dell’emergenza, soprattutto dall’opposizione. Il premier si dice consapevole riguardo alla sfida che un nuovo lockdown lancia ai cittadini, ma allo stesso tempo sa che è l’unica scelta percorribile per evitare una nuova tragedia.
