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Coronavirus, scontri a Belgrado: la protesta contro il nuovo lockdown

Coronavirus scontri a Belgrado

Notte di scontri a Belgrado a causa della decisione di un nuovo lockdown per il Coronavirus.

Una notte di scontri è scoppiata a Belgrado a causa del nuovo lockdown per il Coronavirus. L’annuncio del presidente serbo Aleksandar Vučić ha scatenato una forte protesta e la gente ha deciso di scendere in piazza per far capire che non è più disposta ad accettare limitazioni. Il presidente ha annunciato che ci sarà un coprifuoco per l’intero fine settimana e migliaia di persone sono scese in strada. 23 persone sono state arrestate mentre decine di manifestanti e agenti di polizia sono rimasti feriti.

Coronavirus, scontri a Belgrado

Il presidente Vučić ha annunciato il coprifuoco per tutto il prossimo fine settimana e il divieto di raduno con più di cinque persone sia al chiuso che all’aperto. Questo annuncio ha scatenato una notte di scontri a Belgrado. Le nuove misure restrittive per contenere una nuova ondata di contagi ha scatenato una vera e propria battaglia davanti al Parlamento Serbo. I manifestanti hanno cercato di forzare gli ingressi e fare irruzione, e un piccolo gruppo di questi ci è riuscito, evitando gli agenti di polizia antisommossa, che hanno risposto al lancio di sassi e bottiglie con i lacrimogeni.

Dopo l’annuncio del presidente di nuove restrizioni per contrastare l’emergenza dovuta al Coronavirus, la situazione è decisamente degenerata. Un gruppo di manifestanti è riuscito ad entrare in Parlamento, ma la polizia è riuscita a fermare la massa usando i lacrimogeni. La Serbia ha avuto 16.168 casi di Coronavirus, con 330 morti, ma i numeri sono in crescita. Il primo lockdown in questo Paese non è bastato, nonostante fossero stati i primi a decidere di tenere chiuse le scuole fino a fine anno, per questo il presidente è stato costretto a nuove misure restrittive.