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Polmonite più mortale del Coronavirus, ma Kazakistan e Oms smentiscono

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È stata smentita la notizia di una nuova polmonite più mortale del Coronavirus in Kazakistan. Secondo l'Oms sarebbero casi di Covid non diagnosticati.

A poche ore dalla notizia di una polmonite più letale del coronavirus arriva la secca smentita da parte della autorità del Kazakistan e dell’Oms, che negano ogni possibile nuova epidemia proveniente dallo stato centroasiatico, attribuendo i focolai segnalati dai media a casi di Covid-19 non ancora diagnosticati.

Nella giornata del 10 luglio l’ambasciata cinese in Kazakistan aveva infatti parlato di 1700 morti dall’inizio dell’anno per la presunta strana malattia e un aumento, esponenziale, di soggetti affetti dalla nuova polmonite nel mese di giugno. Un documento che è a seguito della smentita è stato prontamente modificato cancellando la parte relativa alla mortalità più elevata rispetto al coronavirus.

Smentita la nuova polmonite del Kazakistan

A smentire per primi le voci in merito a una nuova malattia polmonare sono state proprio le autorità del Kazakistan, le quali hanno affermato di aver registrato come polmoniti alcuni casi clinici che presentavano i sintomi del Covid-19 ma che erano successivamente risultati negativi al tampone. La decisioni di registrare questi casi sospetti come semplici polmoniti è infatti stabilita dalle stesse linee guida dell’Oms in merito; Oms che in seguito ha dato ragione al Kazakistan affermando come i contagi registrati: “Non sono da classificare come casi di una malattia sconosciuta emergente”.

I principali focolai erano stati registrati nelle regioni di Atyrau, Aktobe e Shymkent, con quasi 500 nuovi casi e oltre 30 pazienti in condizioni critiche. Il Kazakistan deve inoltre fare i conti anche con il Coronavirus: secondo la Johns Hopkins University nel Paese si contano al 10 luglio ben 54.747 casi e 264 morti.

Le precedenti affermazioni delle autorità kazake

A pochi minuti dall’iniziale diffusione della notizia, poi rivelatasi falsa, il Dipartimento della Sanità del Kazakistan aveva reso noto in un comunicato ufficiale che: “Il dipartimento della Sanità del Kazakistan ed altre agenzie stanno eseguendo ricerche comparative e non hanno definito la natura del virus della polmonite. In alcune aree del Paese le autorità segnalano centinaia di nuovi casi al giorno”.

I primi dati su questa nuova polmonite diffusi dall’ambasciata cinese segnalavano infatti: “La malattia ha provocato 1.772 morti dall’inizio dell’anno – inclusi cittadini cinesi – di cui 628 solo a giugno. Si tratta di una polmonite più mortale del Coronavirus”. Secondo alcune fonti locali, addirittura, il numero di casi nella capitale Nursultan era più che raddoppiato a giugno rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.

Il ministro della Salute kazako ha in seguito smentito le affermazioni dell’ambasciata, evitando per dovere di diplomazia di citare direttamente il governo di Pechino ma parlando in maniera generica di media cinesi che avrebbero contribuito a diffondere la falsa notizia.