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Coronavirus, positivi decine di marines Usa in due basi giapponesi

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Almeno una sessantina di marines dell'esercito statunitense sarebbero stati contagiati dal coronavirus in due basi militari dislocate in Giappone.

Paura in Giappone per un focolaio di coronavirus emerso tra i marines statunitensi di stanza nel paese asiatico. Secondo quanto riportato dalla stampa nipponica almeno una sessantina di militari Usa dislocati in due basi sull’isola di Okinawa sarebbero stati infatti contagiati dal Covid-19, ma fino a ora le autorità degli Stati Uniti non hanno voluto confermare la notizia limitandosi a dire come al momento stiano aumentando le misure di sicurezza per limitare la diffusione del virus nelle basi.

Coronavirus, contagiati marines in Giappone

Con l’aumentare delle preoccupazioni da parte della popolazione giapponese, i funzionari della prefettura di Okinawa hanno interpellato direttamente i comandi militari Usa chiedendo che venisse fornito il numero esatto dei contagiati tra i soldati. Stando ai numeri forniti dalla prefettura di Okinawa sarebbero 61 i marines positivi al coronavirus, 38 dei quali di stanza presso la stazione aerea di Futenma e altri 23 a Camp Hansen. Gli apparati militari Usa hanno informato che dallo scorso 7 luglio le due basi militari sono bloccate.

Nel corso di una conferenza stampa tenuta dopo un colloquio telefonico avvenuto sabato con il tenente generale H. Stacy Clardy, il governatore Danny Tamaki si è scagliato contro la poca trasparenza offerta dalle autorità americane, affermando: “I cittadini sono scioccati da ciò che ci è stato detto dai militari Usa. […] È estremamente deplorevole che le infezioni si stiano rapidamente diffondendo tra il personale degli Stati Uniti quando noi a Okinawa stiamo facendo del nostro meglio per contenere la pandemia.

Al momento l’isola di Okinawa ospita circa la metà dei 50mila soldati statunitensi presenti in Giappone, sulla base di precedenti accordi di sicurezza bilaterali siglati dai due paesi. La presenza militare americana sul suolo giapponese non è tuttavia sempre ben accolta dalla popolazione nipponica, che spesso si lamenta dell’inquinamento e della criminalità presente nelle immediate vicinanze delle basi.