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Coronavirus, isolato un campeggio in Spagna: 250 turisti bloccati

Coronavirus, isolato un campeggio in Spagna: 250 i turisti bloccati

Sono 250 i turisti isolati in un campeggio a Zarautz, nei Paesi Baschi. C'è il rischio che abbiano contratto il coronavirus. Cosa sappiamo.

Si teme un nuovo focolaio di coronavirus in un campeggio a Zarautz, in Spagna, dove 250 turisti sono rimasti bloccati in attesa di un tampone. È quanto hanno riferito i funzionari sanitari accorsi nel campeggio Talai Mendi. Per ora a nessuno è concesso di uscire.

Il coronavirus blocca i turisti in campeggio in Spagna

L’allarme nel parco da camping nei Paesi Bassi è scattato dopo che due turisti sono risultati positivi al Covid-19. Le autorità sanitarie hanno, così, isolato la zona. Tutti i campeggiatori sono stati isolati all’interno, in attesa di ricevere un tampone. Secondo le autorità sanitarie locali, si sta procedendo ai tamponi di tutti i turisti: i primi risultati potrebbero arrivare in poche ore. Intanto gli agenti di polizia si stanno assicurando che nessuno esca o entri dalla struttura. A seconda dell’esito, i turisti avranno così la possibilità di scegliere se tornare a casa o rimanere all’interno del campeggio per un periodo di quarantena fra una e due settimane.

In Spagna il coronavirus torna a far paura

Da quando il lockdown è stato allentato, in Spagna sono scoppiati oltre 70 focolai. La Generalitat ha, pertanto deciso, di procedere a un isolamento a macchia di leopardo, per le città interessate. Lleida e altri sette comuni catalani sono stati travolti da un focolaio incontrollato, eppure il Tribunale non ha concesso il lockdown: la riteneva una misura troppo sproporzionata. In altre zone del Paese, la situazione si sta inasprendo. In Andalusia, a causa di un focolaio, il governo regionale ha disposto l’obbligo di mascherine, persino in spiaggia e in piscina. Ai trasgressori della norma è imputabile una multa da cento euro. Anche le veglie funebri hanno subito delle restrizioni, passando da 60 a 25 persone all’aperto e da 30 a 10 persone al chiuso.

Dopo una prima ondata impegnativa con un record di decessi, ora la Spagna sta registrando numeri in ascesa.