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Coronavirus, Maldive riaprono ai turisti: ecco come funziona

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Dopo aver chiuso lo scorso marzo a causa del coronavirus, le Maldive hanno deciso di riaprire le frontiere per il turismo

Dopo aver chiuso lo scorso marzo a causa del coronavirus, le Maldive hanno deciso di riaprire le frontiere per il turismo. Ecco come funziona.

Le Maldive riaprono ai turisti

In base a quanto comunicato dal governo dal Paese, a partire dal 15 luglio sono riaperte le frontiere per motivi di turismo, dopo aver chiuso lo scorso marzo a causa del coronavirus. I turisti, quindi, potranno trascorrere le loro vacanze alle Maldive senza dover fare i conti con la quarantena obbligatoria. Non bisogna, inoltre, nemmeno produrre prove di essere risultati negativi al coronavirus. Per quanto riguarda le procedure per l’ingresso, inoltre, restano le stesse in vigore prima della chiusura delle frontiere.

Dal punto di vista delle prevenzione al Covid-19, come riportato da CNN, i funzionari puntano sul fatto che ogni resort attui una sorta di piacevole quarantena. Le Maldive, ricordiamo, sono composte da 26 atolli pieni di oltre 1.000 isole occupate da dozzine di resort, tutti distribuiti su 90.000 chilometri quadrati. La maggior parte delle isole delle Maldive sviluppate per il turismo presentano un solo resort. Se gli ospiti o il personale entrano in contatto con un soggetto positivo al coronavirus, quindi, dovrebbero risultare facilmente rintracciabili, riducendo al minimo la potenziale diffusione del virus.

“Ciò che è importante prendere in considerazione è che dipende non solo dalle Maldive, ma anche dalla revoca delle restrizioni di viaggio in diversi paesi. Non è solo desiderio ma abilità”, ha afferma Sonu Shivdasani, CEO e fondatore di Soneva, che ha due resort delle Maldive: Soneva Fushi e Soneva Jani. “Detto questo, gli ospiti stanno già dimostrando la volontà di tornare“, ha rivelato a CNN Travel.