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Minacce di morte da vicini di casa violenti: incubo per un'infermiera

Minacce di morte dai vicini di casa: la storia di Jennifer

Nonostante un risarcimento, l'incubo di Jennifer non è ancora finito: i vicini di casa non le lasciano tregua e ora chiede l'aiuto di tutti.

I vicini di casa possono essere violenti: lo sa bene Jennifer McLeggan, che ha ricevuto diverse minacce di morte dai suoi. Siamo a Valley Stream, un piccolo paese nei pressi di Long Island, New York, e Jennifer non riesce a placare l’incubo del vicinato.

Minacce di morte: l’incubo dei vicini violenti

Jennifer è un’infermiera afroamericana che vive con sua figlia nella contea di Nassau. Da quando si è trasferita nella nuova casa, il suo vicinato non le ha dato tregua. Prima feci umane in giardino, poi scoiattoli morti. Per la donna, vivere in quel quartiere è diventato un incubo ad occhi aperti. L’ultimo, estremo aiuto, è stato lanciato affiggendo alla porta un lungo cartello dove la donna spiega quello che sta passando. Da quando ha acquistato la casa, l’infermiera, assieme alla figlia, ha ricevuto minacce pesanti a sfondo razzista. Stanca di subire, ha deciso di filmare, facendo poi ricorso in tribunale: per queste azioni, ha ottenuto un rimborso di 5mila dollari. Nonostante la “vittoria giudiziaria”, i vicini continuano a vessarla: spesso Jennifer li riprende mentre imbracciano le armi e cercano di intimorirla. Laura Curran, a capo della contea di Nassau, ha fatto sapere che è in corso un indagine: “La contea non tollererà mai che un residente sia molestato o intimidito” ha dichiarato.

Morte e scontri: l’era del razzismo negli Usa

La morte dell’afroamericano George Floyd, ucciso a Minneapolis dopo l’arresto da parte di alcuni agenti bianchi, ha acceso i riflettori sul razzismo negli Usa. Ne ha parlato anche l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama: “In America il razzismo è dolorosamente ed esasperatamente normale ha commentato. L’ex inquilino della Casa Bianca ha condiviso le sue riflessioni in un tweet pubblicato sul suo account ufficiale. È naturale augurarsi che la vita ‘torni alla normalità’ visto come la crisi pandemica e economica abbia scombussolato tutto quello che ci circondava“.

Obama ha poi constata: “Dobbiamo però ricordare che per milioni di Americani essere trattati in maniera diversa soltanto per la loro razza è dolorosamente e esasperatamente ‘normale’ sia che si tratti del sistema sanitario, di interagire con il sistema giudiziario, mentre fanno jogging per strada o semplicemente quando stanno seduti a guardare gli uccelli in un parco“.