I vicini di casa possono essere violenti: lo sa bene Jennifer McLeggan, che ha ricevuto diverse minacce di morte dai suoi. Siamo a Valley Stream, un piccolo paese nei pressi di Long Island, New York, e Jennifer non riesce a placare l’incubo del vicinato.
Minacce di morte: l’incubo dei vicini violenti
Jennifer è un’infermiera afroamericana che vive con sua figlia nella contea di Nassau. Da quando si è trasferita nella nuova casa, il suo vicinato non le ha dato tregua. Prima feci umane in giardino, poi scoiattoli morti. Per la donna, vivere in quel quartiere è diventato un incubo ad occhi aperti. L’ultimo, estremo aiuto, è stato lanciato affiggendo alla porta un lungo cartello dove la donna spiega quello che sta passando. Da quando ha acquistato la casa, l’infermiera, assieme alla figlia, ha ricevuto minacce pesanti a sfondo razzista. Stanca di subire, ha deciso di filmare, facendo poi ricorso in tribunale: per queste azioni, ha ottenuto un rimborso di 5mila dollari. Nonostante la “vittoria giudiziaria”, i vicini continuano a vessarla: spesso Jennifer li riprende mentre imbracciano le armi e cercano di intimorirla. Laura Curran, a capo della contea di Nassau, ha fatto sapere che è in corso un indagine: “La contea non tollererà mai che un residente sia molestato o intimidito” ha dichiarato.
Thank you to everyone who reached out regarding the harassment of #ValleyStream homeowner. We reached out to her. We are calling for full investigation.
We are each other keepers. #ProtectBlackWomen pic.twitter.com/moP3v3B8ov
— Michaëlle Solages (@MichaelleSolage) July 12, 2020
Morte e scontri: l’era del razzismo negli Usa
La morte dell’afroamericano George Floyd, ucciso a Minneapolis dopo l’arresto da parte di alcuni agenti bianchi, ha acceso i riflettori sul razzismo negli Usa. Ne ha parlato anche l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama: “In America il razzismo è dolorosamente ed esasperatamente normale“ ha commentato. L’ex inquilino della Casa Bianca ha condiviso le sue riflessioni in un tweet pubblicato sul suo account ufficiale. “È naturale augurarsi che la vita ‘torni alla normalità’ visto come la crisi pandemica e economica abbia scombussolato tutto quello che ci circondava“.
Obama ha poi constata: “Dobbiamo però ricordare che per milioni di Americani essere trattati in maniera diversa soltanto per la loro razza è dolorosamente e esasperatamente ‘normale’ sia che si tratti del sistema sanitario, di interagire con il sistema giudiziario, mentre fanno jogging per strada o semplicemente quando stanno seduti a guardare gli uccelli in un parco“.