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C'è un fermo per l'incendio nella Cattedrale di Nantes: è un 39enne

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Il sospettato è un volontario ruandese di 39 anni: per la polizia sarebbe lui ad aver causato l'incendio nella Cattedrale di Nantes.

Sarebbe un volontario della Chiesa il principale sospettato per l’incendio divampato nella cattedrale di Nantes sabato 18 luglio. Si tratta di un uomo di 39 anni, ruandese, in possesso delle chiavi della Chiesa e che sarebbe stato incaricato dai diaconi locali di chiudere l’edificio la sera prima dell’incendio. Si tratta solo di un fermo con diversi indizi che aggravano la posizione del volontario, sebbene gli esponenti ecclesiastici di Nantes lo difendono a spada tratta e sono certi che non si tratti del 39enne.

Incendio nella cattedrale di Nantes: chi è il 39enne

Il principale sospettato dell’incendio nella Cattedrale di Nantes è un volontario di 39 anni arrivato dal Ruanda qualche anno fa. Come ricostruito dalle cronache locali, l’uomo è seguito e ospitato dalla diocesi e stava cercando di rinnovare il visto. La diocesi lo difende e rivela alla stampa locale come non crea neanche per un solo secondo: “Che abbia potuto dare fuoco alla cattedrale. È un posto che adora. Lui è un uomo di servizio, molto gentile, sorridente ma piuttosto silenzioso. So che ha molti problemi di salute e che ha sofferto molto in Ruanda”.

Gli investigatori, comunque, vogliono chiarire alcuni elementi in merito all’incendio scoppiato alla Cattedrale di Nantes sabato 18 luglio. Nello specifico, si vuole far luce sui tempi delle azioni del volontario ruandese e su alcune contraddizioni presenti nei vari racconti del 39enne agli inquirenti. Per il magistrato titolare dell’inchiesta bisogna rimanere cauti perché il fermo non è altro che una procedura standard in questi casi. Non si esclude, comunque, l’ipotesi di un cortocircuito.