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Coronavirus, riunione di famiglia dopo mesi: 14 positivi e 1 morto

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La riunione di famiglia diventa un focolaio di coronavirus, 14 positivi e un morto in Texas.

Doveva essere una riunione di famiglia dopo tanti mesi passati lontani e si è purtroppo trasformata in un focolaio di coronavirus che ha portato al contagio di 14 persone di cui uno è in terapia intensiva e uno è morto. L’episodio è avvenuto negli Stati Uniti, in Texas, a Dallas per l’esattezza e, stando a quanto riportato da NBC News, ad organizzare l’incontro sarebbe stato un negazionista del virus, Tony Green. Nessuno dei presenti, inoltre, avrebbe indossato la mascherina e mantenuto le distanze di sicurezza.

Coronavirus, riunione famiglia: 14 positivi

Il giorno successivo alla riunione di famiglia lo stesso Green ha cominciato a manifestare dei sintomi compatibili con quelli del Covid-19. Qualche giorno dopo è toccato al suocero, Rafael Ceja, che ha viaggiato con la moglie da Dallas a Austin per far visita a una delle loro figlie e assistere alla nascita del loro primo nipote. La suocera e la cognata dell’organizzatore sono risultate positive al virus, così come i genitori del neonato. Tony Green è stato ricoverato in ospedale insieme al suocero, che ha sviluppato una grave forma di polmonite. Anche la madre del suocero è risultata positiva al coronavirus, è stata ricoverata ed è purtroppo morta. Altre due sorelle di Ceja, una delle sue nipoti e un cognato sono stati infettati in un secondo momento, portando il numero totale dei membri della famiglia a 14 contagiati.

Come accennato, Tony Green è stato a lungo un negazionista del virus. Ad affermarlo è stato lui stesso con delle dichiarazioni riportate dal Mirror. “Ammetto di aver votato per Donald Trump nel 2016. Ammetto di aver viaggiato in profondità nella trappola della cospirazione su COVID-19. Ho preso parte e sostenuto il comportamento ribelle dei seguaci più turbolenti di Trump. Non posso fare a meno di sentirmi responsabile”.