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Covid, i focolai di Germania e Spagna preoccupano l'Europa

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Nuovi focolai di Covid in Germania e Spagna ed Europa preoccupata da un ritorno aggressivo della malattia.

Ci sono due realtà europee che fanno dormire sonni tutt’altro che tranquilli al Vecchio Continente: Germania e Spagna sono alle prese con cluster e crescita esponenziale di nuovi positivi. Nella giornata del 28 luglio in Sassonia si sono registrati 633 casi con un focolaio a Manning; in Spagna, invece, si è sfiorata quota 900 (con i positivi triplicati rispetto alla settimana scorsa) portando i governatori locali a parlare di seconda ondata. L’Europa, così, guarda con attenzione a ciò che succede in due dei principali Stati del Vecchio Continente: per questo tutti invitano i propri cittadini – dalla Francia alla Gran Bretagna – a ridurre il più possibile gli spostamenti extra-territoriali.

Focolai Covid: il caso Spagna

Per contrastare i focolai di Covid che stanno mettendo ansia all’Europa la Spagna sta affrontando una doppia ‘lotta’. Una esterna – con i governi di Gran Bretagna e Francia per esempio – per cercare di non dare un colpo mortale al proprio turismo; una interna, invece, relativa alla movida e alla troppa gente in giro nonostante l’emergenza sanitaria. Per questo Pedro Sanchez ha stabilito una multa salatissima (15mila euro) per chiunque verrà pizzicato a bere per strada. Oltre alle sanzioni per chi non segue l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto.

Chi torna dalla Spagna deve osservare il periodo di quarantena. Una misura adottata da Gran Bretagna, Norvegia, Belgio e Olanda. E anche altri Stati guardano con favore a questa iniziativa. Misure che rischiano di minare ancor di più l’economia dello stato iberico perché il turismo è una delle principali fonti di guadagno.