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Covid, a Hong Kong gli ospedali sono vicini al collasso

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Hong Kong preoccupata dalla nuova ondata di casi da Covid: i provvedimenti inediti previsti dal governo locale.

Continuano ad aumentare i casi di Covid a Hong Kong che, dopo essere stato un modello di contenimento della pandemia, sta registrando aumenti di positivi a tripla cifra. Per la prima volta saranno chiusi i ristoranti – non più aperti fino alle ore 18 -, torna l’obbligo di indossare la mascherina in tutti gli spazi pubblici (anche all’aperto), oltre al divieto di assembramenti con più di due persone. Inoltre, gli altri provvedimenti presi da Hong Kong per contenere la nuova ondata di Coronavirus, riguarda gli esercizi pubblici come palestre, piscine e cinema che saranno chiusi; le spiagge, invece, saranno sigillate mentre è stata rinviata la riapertura di asili e scuole internazionali.

L’appello delle autorità locali

L’allarme viene lanciato dalla governatrice Carrie Lam che invita la popolazione a restare a casa perché c’è in atto un focolaio in grande scala. Nella giornata di martedì 28 luglio si sono registrati altri 150 casi. Un record negativo che porta le autorità a stabilire nuove misure di contenimento.

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Nuova ondata di Covid a Hong Kong

I divieti imposti da Hong Kong per contenere l’emergenza sanitaria da Coronavirus scatteranno da mercoledì 29 luglio e resteranno in vigore per una settimana: il governo locale parla di situazione molto preoccupante anche perché la nuova ondata di Covid è la peggiore vissuta dal territorio asiatico. Superato, ampiamente, il picco di 65 contagi dello scorso marzo: sono 145 i nuovi casi di Coronavirus segnalati dalle autorità locali giorno 26 luglio.

I virologi di Hong Kong hanno attribuito la nuova ondata di contagi da Coronavirus ad alcune falle nelle regole per gli ingressi, che consentono di evitare test e quarantena ad alcune categorie di viaggiatori provenienti dalla Cina. Le autorità, inoltre, non riescono a rintracciare i focolai e così non possono troncare la catena di trasmissione del virus.

Se ciò non bastasse, ci si mette anche l’errore umano: un oculista ha scambiato i test di due pazienti, una positiva e una negativa al Covid-19. L’autorità sanitaria locale ha chiarito che gli ospedali pubblici non riescono a tenere il passo con il ritmo accelerato dei nuovi contagi da Coronavirus. Per questo l’allerta è molto alta.