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Sparatoria in Svezia, ragazza di 12 anni uccisa da pallottola vagante

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Una ragazza di 12 anni è morta in Svezia dopo essere stata colpita da un proiettile vagante durante una sparatoria tra gang avvenuta vicino Stoccolma.

Paura in Svezia, dove nella giornata di domenica 2 agosto una ragazza di soli 12 anni è morta nei pressi della capitale Stoccolma dopo essere stato colpita da un proiettile vagante mentre si consumava una sparatoria tra due bande rivali. Secondo le prime ricostruzioni della vicenda, la pallottola sarebbe stata sparata da un’auto in corsa nei pressi di una stazione di servizio e avrebbe colpito la 12enne mentre stava portando a passeggio il proprio cane nella cittadina di Botkyrka.

Sparatoria in Svezia, morta 12enne

Stando a quanto riportato dalle indagini delle forze dell’ordine locali, che al momento non hanno eseguito alcun arresto in seguito alla vicenda, la sparatoria avrebbe coinvolto quattro uomini membri di due diverse bande criminali rivali e la 12enne Adriana Ostrowska, di origine polacca, si sarebbe trovata involontariamente in mezzo allo scontro a fuoco. Le condizioni della giovane sono apparse subito gravissime e nonostante i soccorsi non c’è stato purtroppo nulla da fare.

Quella della violenza tra bande criminali è una problematica che da tempo attanaglia le autorità del paese scandinavo, il quale negli ultimi anni si è trovato costretto ad aumentare i poteri delle forze di polizia e a inasprire le pene per i reati relativi allo spaccio di droga e al possesso di armi da fuoco. Soltanto nei primi sei mesi del 2020 sono infatti avvenute sul suolo svedese 163 sparatorie, nelle quali sono morte venti persone.

Il commento delle istituzioni

Sulla vicenda si è espresso il ministro della Giustizia Morgan Johansson, che ha promesso sentenze più severe e un utilizzo maggiore delle forze di polizia per far fronte al fenomeno delle sparatorie tra bande rivali. Sempre all’interno dell’esecutivo, il ministro dell’Interno Mikael Damberg si è invece detto: “Sotto shock e senza parole, posso solo essere vicino nel dolore ai familiari della povera giovane”.