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Coronavirus, in Argentina contagi record: lockdown esteso al 30 agosto

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Il Coronavirus ha registrato in Argentina, nelle ultime 24 ore, un numero di contagi da record. Il governo ha annunciato la proroga del lockdown.

In Argentina aumentano sempre più i contagi da Coronavirus ed è record. Solo nelle ultime 24 ore (dati aggiornati al 21 agosto) il Ministero della Salute ha annunciato che sono stati riscontrati 8.225 nuovi casi. Un dato preoccupante che ora conta su 44 milioni di abitanti, un totale di 321.000 contaminazioni e 6517 morti. Si tratta di numeri che non accennano a diminuire, soprattutto nelle aree metropolitane come quella di Buenos Aires, il fulcro della pandemia in terra argentina. Nonostante le manovre contenitive messe in atto dal governo argentino dunque, per il governo di Buenos Aires sembra non esserci una fine se si pensa che il lockdown ormai prosegue senza sosta dallo scorso 20 marzo e che è stato prorogato almeno fino al 30 agosto.

Un aumento di contagi in Argentina significativo

L’aumento di contagi in Argentina degli ultimi giorni non è casuale. Infatti è arrivato a distanza di tre giorni dalla grande marcia del popolo argentino che ha chiesto a gran voce al governo di interrompere le misure imposte a causa del lockdown. La chiusura del Paese viene vista da buona parte del popolo argentino come una limitazione della libertà individuale. Ad ogni modo un’occasione di assembramento come quella di una grande marcia nazionale, seppur di protesta, non ha fatto altro che minare il delicato equilibrio che già vive in Argentina.

Nonostante la marcia di protesta, la reputazione del governo Argentino è ai massimi livelli. Si può dire che a 150 giorni dall’entrata in vigore del lockdown, il 60% degli argentini approva le decisioni dell’esecutivo.

Boom di contagi in America Latina

Non solo in Argentina, ma anche in tutta l’America Latina i contagi non sembrano volersi fermare. Il Brasile ad esempio con i suoi 3,5 milioni di contagi e i 112.000 morti è il secondo paese al mondo per numero di casi secondo solo agli Stati Uniti.