Alberto Pastori Alexei Navalny, il più importante e noto oppositore del presidente russo Vladimir Putin, da giovedì 20 Agosto 2020 si trovava ricoverato in terapia intensiva presso l’ospedale di Omsk. Navalny si era sentito male durante un viaggio in aereo diretto a Mosca. L’ipotesi più accreditata è che sia stato avvelenato prima di partire.
Dopo un iniziale rifiuto, nella mattinata di sabato 22 Agosto 2020, i medici hanno deciso di trasferire Navalny all’ospedale Charité di Berlino, in Germania. L’aereo che trasportava Navalny era attrezzato con una ambulanza a bordo.
Il primario dell’ospedale di Omsk, Alexander Murakhovsky, ha dichiarato che il trasferimento di Navalny non è stato raccomandato dalla sua struttura. A chiederlo ripetutamente è stata la moglie dell’oppositore, Yulia.
Alexei Navalny trasferito in Germania
Durante la conferenza stampa di venerdì 21 Agosto, Murakhovsky aveva detto che Navalny avrebbe sofferto di “disturbi metabolici” e di un “forte calo dei livelli di zucchero nel sangue”. Anastasia Vasilyeva, dottoressa personale di Navalny, aveva risposto subito a queste affermazioni, spiegando che i sintomi erano compatibili a quelli di molte malattie diverse e che quella effettuata da Murakhovsky non poteva essere una diagnosi esaustiva. La Vasilyeva si era sfogata su Twitter: “Ancora una volta ci considerano idioti, usano parole generiche, ma non sono in grado di stabilire la causa del coma e fare una diagnosi”.
Navalny, 44 anni, è il più importante e noto oppositore politico di Putin. Grazie al suo lavoro e alla pubblicazione di inchieste su scandali di corruzione, è considerato un buon giornalista investigativo. Proprio a causa della sua attività politica e del suo lavoro da giornalista, negli anni ha subìto diversi arresti.
